Si concretizzano in questi giorni i protocolli tra la casa circondariale di Pescara e i comuni di Pescara e Montesilvano e il Museo delle Genti d’Abruzzo, che consentiranno a 12 detenuti del carcere del capoluogo di svolgere lavori di pubblica utilita’ per i due municipi e per il museo. Di queste 12 persone, 10 saranno utilizzate dal Comune di Pescara (cinque sono sottoposte a misure alternative e 5 al lavoro esterno), un detenuto lavorera’ per il Comune di Montesilvano e un altro e’ gia’ in servizio al Museo delle Genti d’Abruzzo.
Le convenzioni, in cui si e’ parlato oggi in conferenza stampa, hanno la durata di un anno e sono eventualmente prorogabili. I detenuti ammessi a questo tipo di attivita’ potranno beneficiare di una formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la loro attivita’ sara’ monitorata da tutor messi a disposizione dalle strutture ospitanti.
Le attivita’ che si svolgeranno e’ articolata dal lunedi’ al venerdi’ con due rientri pomeridiani. L’obiettivo e’ quello di promuovere al meglio progetti di lavori di pubblica utilita’ gratuita a favore della collettivita’, promuovendo la partecipazione di detenuti a iniziative di pulizia delle aree verdi, manutenzione, trasporto, sgombero pulizia e manutenzione di luoghi di pertinenza comunale e servizi di interesse pubblico.
Commentando questo progetto il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli ha sottolineato che “non e’ semplice fare questi protocolli e dire che si vuole offrire una seconda opportunita’ a chi ha sbagliato perche’ c’e’ tanta gente che non ha lavoro. Queste, quindi, sono istituzioni coraggiose”.
Nello stesso tempo il sottosegretario ha messo in evidenza che “i detenuti avranno la possibilita’ di riavviarsi a una vita nella legalita’” e ha anche ricordato che “nel nostro paese c’e’ una recidiva del 70% per cui 7 persone su 10, uscendo dal carcere, tornano a delinquere”.
I detenuti, ha commentato il direttore del carcere, Franco Pettinelli, “hanno due vantaggi cioe’ quello della rieducazione e quello del reinserimento sociale. Queste persone si riavvicinano, all’esterno e in piu’ possono beneficiare di un minimo di formazione professionale”.
Soddisfatto il presidente del Museo delle Genti d’Abruzzo Roberto Marzetti che ha parlato del Museo come di “una struttura viva”. Commenti positivi dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini il quale ha messo in evidenza la positivita’ di questo progetto per cio’ che riguarda “la rieducazione della pena” e ha spiegato che il Comune di Pescara usufruira’ del lavoro dei detenuti per “la digitalizzazione degli atti e la pulizia dei parchi”.