
VASTO – Quattro agenti penitenziari sono stati improvvisamente aggrediti da un detenuto. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio nel tribunale di Vasto mentre l’uomo era sotto scorta per consentirgli di partecipare a un’udienza in cui e’ stata poi emessa una sentenza di condanna a suo carico. Ne dà notizia in una nota il segretario provinciale della UilPa Penitenziari Chieti, Ruggero Di Giovanni.
Dopo la lettura del dispositivo, il detenuto ha deciso di allontanarsi dall’aula manifestando l’intenzione di abbandonare il tribunale, racconta Di Giovanni. Gli agenti, prontamente intervenuti, sono stati aggrediti violentemente dal detenuto che e’ stato fermato a fatica e riaccompagnato nella Casa Lavoro di Vasto: per i 4 agenti rimasti contusi nella colluttazione e’ stato necessario il ricorso alle cure del pronto soccorso per una prognosi complessiva di 40 giorni.
“Nella Casa Lavoro di Vasto come in tutti gli Istituti penitenziari della regione e d’Italia – afferma Di Giovanni – registriamo una grave carenza di personale e spesso le scorte che accompagnano i detenuti nei tribunali, negli ospedali e cosi’ via sono sotto dimensionate a discapito della sicurezza dei cittadini e dello stesso personale di scorta. Nel frattempo – osserva il sindacalista – non c’e’ nessuna intenzione di adeguare gli organici della polizia penitenziaria alle reali esigenze di sicurezza. A Vasto, ad esempio, il carcere a tutt’oggi ha un direttore in missione che deve dividere le sue giornate lavorative tra la Casa Lavoro di Vasto e la scuola di polizia penitenziaria di Sulmona ed un comandante di reparto in distacco temporaneo, quindi non ancora definitivo a Vasto. Pertanto chiediamo, ancora una volta, al provveditore regionale Bruna Brunetti di voler intervenire per favorire l’affidamento definitivo degli incarichi di dirigenza e comando negli istituti della regione”, conclude Di Giovanni.
Dello stesso avviso anche il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “La situazione resta allarmante nelle nostre carceri. Il Sappe esprime solidarieta’ ai poliziotti e si augura una veloce ripresa e ritorno in servizio. Queste aggressioni sono intollerabili. Noi non siamo carne da macello ed anche la nostra pazienza ha un limite…”. A parlare è il segretario generale Donato Capece. “La situazione nelle carceri italiane resta grave e determina difficili, pericolose e stressanti condizioni di lavoro per gli agenti di polizia penitenziaria”, prosegue il sindacalista dei Baschi Azzurri. “Anche le aggressioni ai poliziotti, come avvenuto a Vasto, sono all’ordine del giorno. Altro che vigilanza dinamica e autogestione delle carceri, che sembra essere l’unica risposta sterile dei vertici del Dap all’emergenza penitenziaria” aggiunge Capece.