PESCARA – Due persone finite in carcere, dieci agli arresti domiciliari, oltre 70 persone indagate e sequestro preventivo di beni e quote societarie per quasi 100 milioni di euro. E’ il bilancio dell’operazione, denominata “Banco-Matt”, del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pescara che ha sgominato un’ associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di reati tributari, truffa ai danni dello Stato e di istituti di credito.
Le indagini delle Fiamme Gialle di Pescara hanno permesso di ricostruire l’impero economico creato nell’arco di un decennio di attivita’ criminose dall’imprenditore pescarese Mauro Mattucci, considerato il dominus indiscusso di un sodalizio criminale operante in Abruzzo e in altre regioni italiane, nel settore dell’edilizia e del recupero di rottami ferrosi.
Mattucci era stato gia’ arrestato qualche settimana fa nell’ambito dell’operazione, denominata “Viribus Unitis”, condotta dalla Guardia di finanza e dalla Squadra mobile di Chieti, riguardante reati di tipo tributario, fallimentare e societario e una serie di bancarotte fraudolente.
Stando a quanto emerso dalle indagini, che sono durate tre anni, Mattucci, utilizzando una fitta rete di societa’, avrebbe posto in essere in maniera scientifica e ripetuta condotte penalmente rilevanti, in spregio a qualsiasi regola fiscale, societaria e di mercato – ha violato quasi tutte le norme in materia penale-tributaria – realizzando truffe aggravate in danno di istituti di credito, conseguendo un profitto complessivo in danno dell’erario per un ammontare stimato in circa 100 milioni di euro.
In carcere e’ finito anche Antonio Gentile, che, sempre secondo l’accusa, gestiva i rapporti con le banche ed era a capo di una delle holding che acquisiva societa’ per svuotarle e poi rottamarle. Le ordinanze di custodia cautelare contenenti 220 capi di imputazione sono state emesse dal gip del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, e sono state eseguite in Abruzzo, Marche, Lombardia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Umbria, Lazio, Campania e Puglia.
L’esecuzione delle misure cautelari ha visto impegnati oltre 100 uomini della Guardia di Finanza. Setacciati tutti gli istituti di credito e le compagnie di assicurazioni sul territorio nazionale presso i quali sono stati bloccati 284 conti correnti, 57 depositi titoli e 3 cassette di sicurezza. Il sequestro ha poi colpito 107 immobili. Sono state anche sequestrate quote di 56 societa’ affidate in custodia giudiziale ad amministratori nominati dal Tribunale.
Le dieci persone finite agli arresti domiciliari sono: Carla Cameli, responsabile amministrativo del gruppo Mattucci; Giuliano Capurri, uomo di fiducia; Paolo Ciferri, consulente tributario del gruppo Mattucci; Alberto Di Giandomenico, uomo di fiducia e prestanome; Nando Di Luca, uomo di fiducia e socio; Nazareno Gismondi, consulente del gruppo Mattucci; Valerie Laurence Lighezolo Valletta, addetto amministrativo del gruppo Gentile; Lara Martini, consulente del gruppo Mattucci; Vincenzo Misso, uomo di fiducia e prestanome, e un cittadino straniero, che attualmente e’ ancora ricercato.
La definizione del quadro indiziario, che ha richiesto l’esecuzione di articolati atti investigativi, intercettazioni telefoniche, perquisizioni, assunzione di testimonianze – anche da aderenti al sodalizio criminale – ha permesso di riscostruire l’intero sistema di frode attuato mediante un reticolo di oltre 100 societa’, di quantificare in oltre 500 milioni di euro le false fatture emesse ed utilizzate, di accertare un danno per le casse dello Stato di circa 100 milioni di euro.