BUSSI SUL TIRINO – Laura Boldrini ha effettuato un sopralluogo alla discarica dei veleni scoperta nel 2007 a Bussi sul Tirino. Novanta minuti tra i giovani della cooperativa “Il Bosso” alla foce del fiume Tirino. La presidente della Camera era accompagnata dall’assessore all’Ambiente Mario Mazzocca, dal sindaco di Bussi Salvatore Lagatta e dal direttore tecnico dell’Arta Giovanni Damiani.
Ha visitato la discarica Tre Monti e voluto conoscere tutte le vicende che hanno accompagnato la storia della discarica dei veleni e le problematiche ancora in essere. Laura Boldrini ha parlato di “deficit decisionale da parte di tutti”, sottolineando che le esigenze legate alla messa in sicurezza della discarica non possono essere piu’ procastinate, nonostante siano passati otto anni dalla scoperta del sito inquinato. In questo senso, la Presidente della Camera ha confermato il suo personale impegno per sollecitare il Governo e chiedere la convocazione delle commissioni parlamentari competenti in materia. Insomma, un’attenzione politica sulla discarica di Bussi che questa volta porta la firma della terza carica dello Stato. Ma la messa in sicurezza e la reindustrializzazione del sito produttivo sono state al centro delle attenzioni dell’assessore Mario Mazzocca e del sindaco di Bussi Salvatore Lagatta.
“La conferenza dei servizi del mese scorso che ha approvato il progetto di bonifica e della messa in sicurezza della parte alta della discarica – ha detto Mario Mazzocca – rappresenta un importante passo in avanti per il completo recupero del territorio. Ora e’ necessario passare quanto prima alla fase operativa individuando il soggetto che materialmente dovra’ eseguire il progetto di approvato”. Rimane fuori la discarica Tre Monti, sulla quale sono stati fatti lavori parziali di messa in sicurezza, come ha ricordato il direttore tecnico dell’Arta Damiani alla presidente della Camera, e comunque non in grado di rispondere a tutti i requisiti di sicurezza e tutela delle falde acquifere.
Proprio sulla discarica Tre Monti il sindaco di Bussi ha chiesto un intervento immediato, in grado di rimuovere tutti gli agenti inquinanti presenti nella discarica e “facilmente individuabili grazie ad una mappa del 1971 che indica tutte le zone nelle quali sono state interrate le sostanze inquinanti”.