TERAMO – Chiude il circolo culturale “Officine Indipendenti”. Lo ha deciso il Comune di Teramo attraverso un’ordinanza dell’ufficio urbanistica. L’atto fa seguito alla rilevazione decibel effettuata dall’agenzia regionale Arta a causa della denuncia per disturbo alla quiete pubblica. La sanzione e’ di duemila euro ed ora l’Associazione “Officine Indipendenti” dovra’ svolgere le azioni utili ad insonorizzare i locali e a evitare schiamazzi e rumori molesti.
Per Giorgio Giannella, presidente del circolo e dell’Arci provinciale, “il Comune di Teramo a pochi mesi dalle elezioni comunali, regionali ed europee con tale atto si assume la responsabilita’ di chiudere la sede provinciale del comitato “Un’Altra Europa con Tsipras”, che il circolo Officine Indipendenti da pochi giorni ospita, la sede legale dell’Associazione di Volontariato “Da.pa.du. Abruzzo Onlus”, la sede del Comitato Provinciale dell’Arci”.
Intanto il comitato provinciale della lista per le europee “L’altra Europa per Tsipras” esprime piena solidarieta’ e vicinanza politica al circolo: “Consideriamo assurda e sbagliata – si legge in una nota del coordinamento – la volonta’ del Comune di far chiudere uno spazio di promozione culturale e solidarieta’ che e’ anche sede provinciale dell’Arci e dell’Organizzazione non governativa Dalla Parte Degli Ultimi che opera in Burundi. In questi ultimi anni il circolo ‘Officine Indipendenti’ ha rappresentato culturalmente e socialmente un enorme valore aggiunto per tutta la Citta’ di Teramo”.
“Inoltre – continuano – oltre alle lodevoli attivita’ culturali e sociali delle Officine Indipendenti, poche settimane fa l’Arci provinciale ha espresso pubblicamente la volonta’ di aderire alla lista europea “L’altra Europa per Tsipras” ed il circolo teramano ha lanciato il progetto politico ‘Prospettiva Comune’ per le elezioni comunali. Proprio in virtu’ di queste cose il coordinamento provinciale ‘L’altra Europa con Tsipras’ la settimana scorsa decise di utilizzare il locale in questione come sede provinciale. Decidere di chiudere un luogo di aggregazione politica a pochi giorni dalla presentazione delle liste – afferma il coordinamento – e’ una grave lesione alla democrazia, inaccettabile per un paese civile e democratico. L’amministrazione comunale di Teramo, gia’ nota per gravi atti antidemocratici come il divieto di manifestare nel centro imponendo la zona rossa, si sta assumendo una grave responsabilita’ e sta commettendo un torto enorme alla democrazia ed al libero confronto dei cittadini”.