TORTORETO – Non è chiara la morte della 19enne di Tortoreto i cui resti dilaniati dal transito dei mezzi pesanti lungo la A14 prima del viadotto del Salinello fra Giulianova e Mosciano Sant’Angelo, nel Teramano, sono stati trovati e recuperati dalla polizia nella corsia di emergenza ieri mattina.
La procura della Repubblica di Teramo non ha infatti archiviato il caso come suicidio ed attende i riscontri delle perizie, a partire dall’esame del Dna sui resti per capire se effettivamente appartengano alla ragazza della cui scomparsa i genitori hanno presentato denuncia solo nella tarda mattina di ieri. Non si esclude infatti l’ipotesi di istigazione al suicidio se non addirittura di omicidio.
Tanti gli interrogativi che la vicenda pone all’attenzione degli inquirenti. La ragazza non guida e non ha l’auto. Come ha fatto a raggiungere il cavalcavia nella notte tra lunedi’ e martedi’, all’uscita dal ristorante dove lavorava a Tortoreto Alto, che dista alcuni chilometri dal luogo del ritrovamento? Con chi era? Chi l’ha accompagnata?
La polizia cerca ora testimoni e provvedera’ intanto ad analizzare il telefonino ascoltando diversi testimoni fra amici, colleghi di lavoro e conoscenti. Tutte le ipotesi sono aperte, anche quella per cui la ragazza possa essere stata uccisa prima e gettata poi dal cavalcavia simulando il suicidio. Il pm Irene Scordamaglia attende gli esami medico-legali sui resti della ragazza sul cui vissuto si indaga.