PESCARA – Il Pescara ha un nuovo allenatore. O quasi. In riva all’Adriatico arriva Marco Giampaolo. Il presidente Daniele Sebastiani ha sintetizzato il contenuto di un lungo colloquio avuto con il tecnico: “Spero di dare un nuovo allenatore al Pescara – ha detto il presidente – per iniziare a preparare la trasferta di Bergamo. In giornata ci risentiremo con Giampaolo per portare avanti il contatto perché dal punto di vista delle idee e dei programmi siamo d’accordo. Il contratto? Se sarà di uno o due anni non l’abbiamo ancora deciso, ma non è questo che farà la differenza. Stiamo ragionando su un progetto per il futuro, non per una soluzione temporanea, per questo abbiamo deciso di rifletterci un po’ di più tutti quanti, ci sarà utile”. L’ex del Cesena chiede un contratto fino al 2015, la società propone un anno in meno. Il dopo-Bergodi è in realtà anche il dopo-Zeman: l’arrivo di Giampaolo è il preludio all’inizio anticipato del progetto tecnico del futuro. Non che il sogno salvezza sia già buttato nel cassetto, ma ovviamente il prossimo allenatore biancazzurro vuole garanzie per essere certo di diventare il fulcro del nuovo progetto tecnico e non un semplice traghettatore in vista del possibile ritorno del boemo in panchina. Dalla scelta tampone alla scelta lungimirante.
In poche ore, dal rifiuto di Galeone, il Pescara ha decisamente voltato pagina e cambiato strategia. L’ipotesi di un clamoroso ritorno di Giovanni Galeone sulla panchina biancazzurra è durata il tempo di una notte. Ieri il 72enne tecnico friulano ha fatto sapere alla società che non intende accettare il ruolo di direttore tecnico.