L’AQUILA – Fortunatamente le 11 bombole di gas a cui volutamente aveva dato fuoco non sono esplose. A compiere l’estremo gesto, è stato un pensionato dell’Aquila che dopo aver saputo che il figlio si era suicidato, ha perso il lume della ragione e solo una provvidenziale fatalità ha evitato che le bombole mandassero in pezzi le altre case del quartiere.
Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme e a chiamare carabinieri e vigili del fuoco che hanno definitivamente sventato l’esplosione. Cesidio Cocuzzi, pensionato di Pettino, il quartiere più popoloso del capoluogo di regione, ha tentato di mandare all’aria la sua villetta a schiera con giardino in cui viveva.
L’uomo, distrutto dal dolore per la perdita del figlio, il più piccolo di tre, ora è ricoverato all’ospedale”San Salvatore” ed è sotto sorveglianza. Già dopo aver perso la moglie , qualche anno fa, aveva manifestato problemi psichici: aveva praticamente blindato la propria casa per impedire l’ingresso dei messi notificatori e viveva con la corrente di un piccolo impianto fotovoltaico.
Non aveva voluto far riparare l’appartamento e vi aveva accumulato un gran numero di bombole del gas. Questa notte ha saputo che il figlio si era ucciso e dopo alcune ore ha tentato di far saltare la casa in cui i vigili del fuoco hanno contato 11 bombole del gas sigillate mentre altre 7 erano nel giardino. Le aveva messe insieme e circondate da legna e pellet a cui ha dato fuoco.
I vicini hanno sentito del trambusto e la porta chiudersi intorno alle 8,10. Quindi le fiamme, e soprattutto il fumo che ha iniziato a diffondersi fuori dalla casa. L’allarme è stato immediato e sul posto sono arrivati prontamente i mezzi del 118, la polizia ed i vigili urbani . L’uomo è stato trovato all’interno dell’abitazione in stato confusionale. Le fiamme sono state domate.