PESCARA – Sono stati ammessi 120 marinari, tra armatori e pescatori, al processo sull’appalto e la gestione del dragaggio del porto canale di Pescara avvenuto nel 2011. Lo ha deciso il tribunale collegiale di Pescara presieduto da Rossana Villani.
I giudici hanno accolto la richiesta di prescrizione per tre imputati mentre è stata respinta l’eccezione di incompetenza territoriale avanzata dalla difesa di uno degli imputati accusati di corruzione e sono state respinte alcune eccezioni delle difese in merito all’ammissione delle parti civili.
Si tratta di quindici imputati, accusati a vario titolo, dal pm della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila Simona Ciccarelli, di turbativa d’asta, corruzione, smaltimento illecito di rifiuti, falso, truffa e altri illeciti in materia ambientale: Luigi Minenza, in qualità di responsabile unico e progettista del procedimento per il dragaggio del porto di Pescara; Luca e Nicola Nicolaj, rispettivamente legale rappresentante e responsabile tecnico della prima ditta aggiudicataria Nicolaj Srl; Pierre Henri Catteau, Francesco Paolo Pesce e Davide Mosca, rispettivamente procuratore, responsabile di cantiere e dipendente della ditta belga Dec-Nv, che doveva trattare i fanghi; Candeloro Di Sabatino, Artesiano D’Attilio e Cristian Ventura, rispettivamente amministratore delegato, presidente del Cda e responsabile dell’impianto di Moscufo della Euro Piemme Srl; Andrea Nuccitelli, amministratore della ditta Nuccitelli Giacomo e Andrea Snc; Antonello Mancini della Nicolaj Srl e Franco De Lutiis della Marzoli Trans Srl.
Il tribunale collegiale pescarese ha accolto la richiesta di prescrizione e quindi escono di scena gli autisti dei mezzi della Soget Gianluca Giansante e Luciano Colombaro, e della Ecologica Anzuca Srl Sabino Cannone, accusati di attività illecite in materia di rifiuti.