ROMA – La Banca centrale europea, a sorpresa, ha azzerato il tasso principale di rifinanziamento. Si tratta del minimo storico, ed è una delle mosse di Mario Draghi per rilanciare l’economia, assieme all’ennesimo taglio del tasso sui depositi bancari, da -0,30% a -0,40 per cento. Il tasso sui prestiti marginali scende allo 0,25%.
Francoforte ha inoltre rafforzato il piano di acquisto di titoli pubblici e privati (Qe), che sale a 80 miliardi al mese, estendendolo ai bond delle aziende, e lanciato nuovi prestiti Tltro a quattro anni. I prestiti, condizionati all’erogazione di credito all’economia, avverranno a tassi negativi, gli stessi sui depositi (-0,40%). Le Borse volano.