CHIETI – Una vera e propria organizzazione criminale dedita allo spaccio è stata smantellata consentendo l’esecuzione di sette delle dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Chieti Antonella Redaelli su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo teatino Giuseppe Falasca. Le indagini sono state condotte dalla I sezione Criminalita’ Organizzata e Straniera della Squadra Mobile della Questura di Chieti con il Settore Anticrimine del Commissariato di Lanciano.
L’organizzazione era composta per lo piu’ da albanesi. Agli arresti infatti sono finiti, oltre a Mareglen Metushi, residente in provincia di Chieti, elemento di spicco e personaggio definito pericoloso dagli inquirenti, l’unico al quale oltre allo spaccio di stupefacenti vengono contestati anche i reati di rapina ed estorsione, Ervis Lala, 31 anni, residente a Rieti, Jetmir Lala, 43 anni, domiciliato a Roma, Arjua Bruka, 29 anni, residente in provincia di Pescara, Hamimi Dybeli, 37 anni, residente in provincia di Chieti, Detjon Metushi, 24 anni residente in provincia di Chieti e l’italiano Angelino Giulio Ferrari, 33 anni di Guardiagrele. Altre tre persone, residenti a Bergamo, Milano e Verona, sono ricercate.
L’organizzazione, secondo quanto hanno riferito nel corso di una conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile di Chieti Francesco Costantini e il dirigente del commissariato di Lanciano Katia Basilico, aveva impiantato in provincia di Chieti e in particolare nell’area frentana, alcune basi di smistamento di grossi quantitativi di stupefacente da immettere poi nel mercato locale. I canali di rifornimento erano Milano e Roma. La droga, una volta in Abruzzo, veniva occultata sotto terra. A capo dell’organizzazione, oltre a Metushi, detto Mario (di qui il nome dell’operazione “Super Mario Bros”), anche Dybeli. I due, con l’aiuto di loro connazionali, rifornivano di droga l’area frentana e il litorale abruzzese ma anche Bucchianico, Ripa Teatina e Miglianico.
Nell’ambito della stessa inchiesta, fra novembre 2014 e gennaio 2015, erano state arrestate in flagranza altre cinque persone e sequestrati 300 grami di cocaina e quasi 100 grammi tra eroina e marijuana. In totale le persone indagate sono 46. Nel corso delle perquisizioni e’ stata anche sequestrata una vecchia pistola con alcune munizioni. Ad aprile erano state arrestate altre 4 persone nell’ambito del filone lancianese dell’inchiesta e fra queste la persona che avrebbe ceduto lo stupefacente che provoco’ la morte di un camionista di Lanciano.