TERAMO – Nella bufera riguardante il Teramo calcio spuntano nuovi elementi. In particolare, due calciatori del Savona rifiutarono la proposta di combine. E’ quanto emerge dall’avviso di garanzia notificato oggi a Giuliano Pesce, ex ds della Ternana e collaboratore tecnico del Parma; Davide Matteini, calciatore del San Paolo Padova; Marcello Di Giuseppe, ds del Teramo; Luciano Campitelli, presidente del club abruzzese e Marco Barghigiani, ds del Savona. Secondo il magistrato titolare dell’indagine “Dirty soccer”, Elio Romano, sarebbero “responsabili dell’alterazione dell’incontro di calcio Savona-Teramo”, che valse la promozione in B del club biancorosso, in concorso con il ds dell’Aquila, Ercole Di Nicola e l’allenatore del Barletta, Ninni Corda.
Secondo quanto ricostruito dalla Dda di Catanzaro, Di Nicola “ricevuto incarico da Campitelli e Di Giuseppe (rispettivamente presidente e ds del Teramo, ndr), anche attraverso la mediazione di Matteini (calciatore del San Paolo Padova, ndr) offriva denaro o altra utilita’ o vantaggio a due calciatori del Savona, Marco Cabeccia e Alessandro Marchetti, affinche’ alterassero le proprie prestazioni agonistico-calcistiche a favore della squadra avversaria del Teramo, offerta che pero’ – si legge nell’avviso di garanzia – veniva rifiutata dai due calciatori”.
A questo punto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli indagati avrebbero intrapreso un’altra strada. Con l’intermediazione di Corda e Pesce avrebbero promesso trentamila euro a Barghigiani (ds del Savona) che “accettava e si faceva latore della proposta corruttiva con altri calciatori del Savona, allo stato non identificati, affinche’ la squadra del Savona uscisse sconfitta” dall’incontro con il Teramo. Le persone raggiunte oggi dall’avviso di garanzia con contestuale decreto di perquisizione verranno ascoltate nei prossimi giorni dagli inquirenti catanzaresi.
Intanto , parlando con i cronisti davanti alla sede del Teramo Calcio, il patron Luciano Campitelli ha detto che sara’ ascoltato dagli inquirenti il prossimo 17 giugno. Ha ribadito la sua totale estraneita’ come quella dei dirigenti della societa’ alla vicenda. Si dice tranquillo e sicuro che il Teramo uscira’ presto da questa inchiesta. Ai tifosi manda a dire di stare tranquilli sottolineando la volonta’ di andare avanti verso l’appuntamento con il campionato quando il Teramo debuttera’ in B.
Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi: “Ritengo che la Teramo Calcio abbia dimostrato di meritare la promozione in serie B sul campo, durante tutto il campionato. Ho la massima fiducia nella giustizia e nella magistratura, tuttavia conoscendo il presidente del sodalizio, Luciano Campitelli, un presidente con la ‘p’ maiuscola, sono certo che sapra’ dimostrare la sua estraneita’ in questo nuovo filone di indagini”.