PESCARA – Ogni temporale estivo faceva scattare il divieto di balneazione temporanea. 48 ore era il tempo necessario per permettere al mare Adriatico di “smaltire” l’inquinamento che il maltempo faceva affluire copioso nella acque pescaresi.
Finalmente qualcosa sembra muoversi per risolvere il problema delle cosiddette piogge critiche: l’Aca è il soggetto attuatore della fase infrastrutturale mentre l’Ersi, ente di recente nascita, vigilerà su tempi e programmi.
Il Comune di Pescara, l’Aca e l’Ersi hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per “l’esecuzione di lavori necessari a migliorare l’efficienza tecnica dell’impianto di depurazione di Pescara”.
La Regione Abruzzo, dal canto suo, ha stanziato 30 milioni di euro come somma per la gestione del più complesso sistema depurativo per Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino. Verranno realizzate due vasche, di cui una potrà essere pronta per inizio estate.
Serviranno ad evitare che ogni pioggia più abbondante della media faccia andare in tilt depuratore e attuali vasche di raccolta: esattamente ciò che ciclicamente accade a Pescara dove, poi, scattano i divieti seppur temporanei di balneabilità del mare.
“Sono due opere importanti e strategiche per le quali il Comune ha deciso di anticipare tempi e progettazione – ha commentato il sindaco Alessandrini- perché ben sappiamo che una migliore qualità dell’acqua del mare può essere garantita solo da un fiume più sano”.