PESCARA – Sull’ecosistema urbano, nella classifica generale di Legambiente e Sole 24 ore, Pescara è desolatamente il fanalino di coda. “La nostra posizione – dice il sindaco Alessandrini – è indice di tante cose. La piu’ importante riguarda il futuro, ovvero le politiche efficaci a per far risalire Pescara dall’98esimo posto alla posizione che merita, in breve tempo”.
“E’ evidente – osserva ancora – che ci e’ scivolata per non aver pensato ad una mobilita’ sostenibile, alla raccolta differenziata, ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, alla realizzazione di piste ciclabili, alla riqualificazione dei parchi e alla cura delle sue aree verdi e riserve, a dare servizi capaci di migliorare la vita della sua comunita’. Che la fotografia sarebbe stata brutta lo sapevamo. Ma sappiamo che questa immagine fissa chiaramente la lista delle priorita’ da cui dobbiamo farla ripartire”.
Alessandrini spiega in che modo far risalire la china alla citta’. Per quanto riguarda il traffico “Pescara deve avere una mobilita’ di area vasta, che tenga conto dei volumi di traffico che l’attraversano e che arrivano dai centri vicini e della qualita’ dell’aria in tutto il suo perimetro. Da qui l’idea di un piano della mobilita’ che sia generale e guardi a tutte le zone della citta’ in modo sostenibile e di politiche che siano davvero in grado di stimolare l’uso di mezzi pubblici, meglio se ecologici e le due ruote, come capita in citta’ a noi vicinissime”.
Sui rifiuti: “Pescara e’ anche la citta’ dove la raccolta differenziata e’ ferma a livelli bassissimi. Una delle prime azioni operate dalla nostra Amministrazione e’ stato proprio reperire risorse e luoghi per realizzare stazioni ecologiche che consentano di balzare al 65 per cento di raccolta in brevissimo tempo”.
Tema aree verdi: “Abbiamo una citta’ che ha diversi polmoni e’ se mpre il sindaco a parlare – ma dove il verde deve ritrovare una dimensione prioritaria nelle scelte dell’Amministrazione: non avendo risorse stiamo cercando di esternalizzarne la manutenzione, rendendo i parchi accessibili a tutti gli utenti, anche quelli che vivono condizioni di parziale abilita’”.
Per quanto riguarda la tecnologia Alessandrini spiega che “nelle citta’ in cima alla classifica, l’innovazione rappresenta la componente piu’ strategica della conquista della vivibilita’. Pescara non e’ una smart City, ma deve diventarlo, perche’ la sua natura di citta’ di servizi lo richiede e perche’ deve recuperare spazi e credibilita’ a livello europeo, una dimensione, quella europea, in cui la sostenibilita’ e la vivibilita’ sono molto piu’ che un valore, sono un parametro. Le maniche rimboccate le abbiamo gia’ – conclude il sindaco – siamo al lavoro perche’ quello che oggi e’ un posto in coda ad una classifica importante diventi l’occasione per migliorare seriamente”.