TERAMO – L'elettrodotto Teramo-Fano potrebbe avere gravi ripercussioni sull'economia, soprattutto su quella della provincia di Macerata. Lo sostiene la Coldiretti che sottolinea come potrebbe verificarsi una contestuale svalutazione di terreni, con effetti negativi sulle produzioni agroalimentari di pregio. Una posizione che l’associazione di settore ha illustrato in un convegno che si è tenuto a San Severino Marche.
“Abbiamo predisposto – ha spiegato uno dei promotori – un documento per l’occasione che è il risultato di una serie di incontri con le aziende agricole della zona al fine di valutare l’impatto dell’opera sulle attività. Un elettrodotto rappresenta in ogni caso un danno di immagine e un vincolo per lo sviluppo di un territorio rispetto al proprio potenziale economico e ambientale”.
L’elettrodotto da 380mila kilowatt dovrebbe essere realizzato dalla Terna, società che “vanta il ‘diritto’ di attuare un vecchio progetto di raddoppio della linea Fano – Teramo a 380 kv, per realizzarlo a tutti i costi, anche se dalla prima progettazione sembra passato un secolo, dato che le centrali atomiche che giustificavano la dorsale sono sparite” hanno aggiunto la Coldiretti ed un Comitato di cittadini contrari alla realizzazione dell'elettrodotto.