CHIETI – Le amministrative a Chieti sono ormai alle porte. Per questo motivo il movimento Giustizia Sociale ha lanciato la proposta di promuovere una petizione per il sorteggio pubblico degli scrutatori impiegati alle prossime elezioni. “Una scelta – spiega la direzione – in una nota – prima di tutto di trasparenza e di interesse collettivo dal momento che Giustizia Sociale chiede che la selezione venga fatta tra i cittadini disoccupati, studenti non lavoratori e giovani in attesa di prima occupazione. Un’attenzione in piu’, dunque, per quella fascia di cittadinanza che si trova in una situazione di difficolta’ o in un permanente stato di bisogno e che potrebbe essere gratificata da un compenso di tutto rispetto, attestabile, in considerazione anche dell’alta probabilita’ di arrivare ai turni di ballottaggio, intorno ai 250 euro”.
“Un cambiamento estremo per l’attuale sistema di selezione che decreterebbe definitivamente la fine della triste consuetudine delle nomine effettuate in maniera arbitraria, sulla base, quasi sempre, delle sole amicizie o conoscenze personali. Un esempio di civilta’ e di crescita sociale, dunque – si legge nella nota – alla stregua di quanto accaduto in altri comuni d’Italia piu’ grandi e piu’ virtuosi del nostro, come in quello di Bologna. Ma non occorre andare troppo lontano. Anche nell’aula consiliare del Comune di Teramo si e’ prestata un’attenzione particolare a questo aspetto e si e’ deciso di adottare lo stesso metodo di selezione della cittadina emiliana”.
“Giustizia Sociale – annuncia la direzione – distribuirà 12 mila volantini che potranno essere sottoscritti liberamente e senza alcun vincolo ma che registreranno tangibilmente la voglia di cambiamento dell’intera cittadinanza. Diverse urne e punti di raccolta saranno dislocati sul territorio e ogni zona della citta’ sara’ interessata dal volantinaggio. Al termine della raccolta tutte le schede verranno consegnate al sindaco e al presidente del Consiglio con la speranza che almeno questa volta si compia una scelta che esuli da interessi puramente politici ma che sia prima di ogni cosa a favore dei cittadini.