L’AQUILA – Manca solo l’ufficialità, ma è certo che in Abruzzo si voterà il 25 maggio, in un unica giornata, nell’election day con ”europee” ed ”amministrative”. La firma dell’atto conclusivo dovrebbe giungere entro la metà del mese. Una scelta, quella di maggio, assai controversa ed osteggiata soprattutto dalle opposizioni di centrosinistra che hanno sempre lamentato l’ulteriore spesa per le casse regionali dovuta agli stipendi di 14 consiglieri per altri 6 mesi rispetto alla scadenza naturale della legislatura (novembre 2013).
Consiglieri che, con il nuovo regolamento, diverranno 31 a fronte degli attuali 45. Il governatore uscente e il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, nei giorni scorsi hanno incontrato il presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, il magistrato Stefano Schiro’. I tre hanno optato per la data del 25 maggio in primis per una questione di contenimento dei costi (in solitario la consultazione avrebbe comportato una spesa di almeno 8 milioni di euro) e per consentire una maggiore affluenza alle urne.
Nel dicembre 2008, quando si ando’ a elezioni anticipate a causa dell’arresto dell’allora governatore Ottaviano Del Turco e di altri componenti la Giunta, al voto si reco’ poco meno del 53% degli aventi diritto, un record negativo. Con la firma del decreto di convocazione dei comizi, che aprira’ di fatto la campagna elettorale, scattera’, inoltre, la corsa alle dimissioni per gli amministratori locali su cui pende la scure dell’ineleggibilita’ prevista della legge cosiddetta anti-sindaci. Per potersi candidare, i Primi cittadini dei Comuni con piu’ di 5 mila abitanti, i componenti delle Giunte provinciali, nonche’ alcune categorie di dirigenti pubblici, dovranno dimettersi entro 90 giorni dalla presentazione delle liste, scadenza fissata un mese prima delle elezioni, cioe’ entro il 25 gennaio.