PESCARA – Lo smog a Pescara non accenna minimamente a voler andare via. La città è praticamente “infestata” e dal Comune si cerca una soluzione. I dati dell’Arta non lasciano spazio a dubbi. E’ evidente che, non essendo cambiate le condizioni atmosferiche, con assenza totale di vento e di precipitazioni, sia arrivato il momento di cominciare ad immaginare misure più incisive di quelle fin qui adottate. Limitare la circolazione ai soli vecchi veicoli non è stato sufficiente, per questo il Comune di Pescara, analogamente a quanto accade in tante altre città italiane, pensa ad altre soluzioni che possano mitigare gli effetti negativi della cappa di smog posata sulla città.
Il piano contro le polveri sottili stavolta si ispirerebbe all’austerity degli anni Settanta, quando però a frenare il traffico era la crisi petrolifera. Le misure da intraprendere saranno discusse mercoledì nel corso di un’apposita riunione, ma sembra che l’orientamento dell’amministrazione comunale si quello delle targhe alterne.
La proposta verrà avanzata dal vicesindaco Enzo Del Vecchio, che individua nella circolazione alternata tra targhe pari e targhe dispari il sistema per calmierare il Pm10. Alla riunione di mercoledì però parteciparenno anche le associazioni di categoria e degli ambientalisti, che potrebbero suggerire misure diverse, e i rappresentanti della Asl, dell’Arta, dell’azienda dei trasporti Tua e delle Ferrovie. Resta da vedere se toccherà anche ai pescarese abbassare la temperatura delle caldaie, o magari lasciare a casa l’auto, qualunque sia la targa, e utilizzare solo i mezzi pubblici.