CASALINCONTRADA – Pero lo Stato era invalido al 100%. In realtà un sessantanovenne di Casalincontrada era riuscito ad ottenere l’agevolazione in seguito ad un infortunio sul lavoro avvenuto nel 1991 che lo avrebbe costretto a stare sulla sedia a rotelle, ma è stato fotografato mentre eseguiva lavori nel giardino della sua abitazione. Nel certificato dell’Inail di Chieti era scritto che l’uomo, a causa di gravissime fratture a costole e vertebre, non poteva camminare.
Un vicino di casa, con il quale aveva avuto dissidi per motivi legati ad una fognatura rotta, però, lo ha fotografato e ripreso mentre in piedi e con un piccone in mano era alle prese con lavori nel giardino di casa. Il falso invalido per non farsi riconoscere indossava un passamontagna.
Nel processo che si è aperto giovedì scorso il sessantanovenne è accusato di truffa aggravata e se sarà condannato dovrà restituire quanto ha percepito in 24 anni da invalido: 630mila euro tra assegni di accompagnamento e somme per l’acquisto di materiali sanitari. Secondo l’accusa in piena autonomia era capace di compiere lavori con attrezzi da muratore anche se lui respinge le accuse. Inps e Inail si sono costituiti parte civile per ottenere il rimborso. Il pensionato , nelle immagini riprese dal vicino di casa, che nel 2012 aveva presentato una denuncia alla polizia municipale di Casalincontrada, si vede mentre, dopo aver abbandonato la carrozzina, è intento a a zappare nel proprio cortile per lavori ad un tratto di fognatura. Dall’accertamento di presunti scavi illegali è partita l’indagine dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Chieti sulla presunta truffa. La prossima udienza è stata fissata per il 13 dicembre.