ROMA – “L’Italia fa paura”. Con questo titolo, accompagnato da una foto di “SuperMario” goleador esultante, l’edizione on line del quotidiano sportivo spagnolo Marca ha accolto, nell’immediato dopopartita, la vittoria degli azzurri sulla Germania. E oggi gli aggettivi si sprecano, in vista di una “finale gigante”: El Mundo Deportivo parla di un “Balotelli enorme” che ha portato l’Italia a Kiev dopo una “meritata vittoria”. Un’Italia, quella che è arrivata in finale, che la Spagna non si aspettava. Non smette infatti di sorprendersi, la stampa iberica, per una Nazionale azzurra – lo hanno sottolineato i cronisti radiotelevisivi durante tutta la partita – che ha fatto del possesso palla il suo punto di forza. Ancora Marca scrive di “un Rinascimento italiano” e di una squadra “fortissima, è una meraviglia vederla giocare”. “Dopo sei anni di deserto, Prandelli ha guidato la squadra dove merita la mistica del simbolo che ha sul petto”, dice El Mundo.
Un “Balotelli scatenato”, come scrive AS, è, insieme all’elogiatissimo Pirlo, l’asse di un squadra che “da aspra e arrugginita si è trasformata in una bella farfalla che danza sull’ avversario per poi pungerlo come una vespa”. Non mancano timidi ringraziamenti per aver “messo i bastoni tra le ruote” ad una Germania che “non solo aspirava a vincere il torneo, ma voleva anche farsi portabandiera del calcio moderno che ora difende La Roja”, scrive El Pais, che dedica un articolo esclusivamente a Balotelli, definito “l’incredibile Hulk” italiano. Coscienti dunque che l’Italia va in finale per “giocarsela alla pari con la Spagna” – come ha detto il ct Del Bosque – gli spagnoli ripassano anche la storia. Oltre al gioco degli azzurri fanno infatti paura anche le statistiche: le Furie Rosse hanno vinto solo una volta contro l’ Italia in una partita ufficiale, proprio ai precedenti Europei. “La Spagna dovra vedersela con il muro azzurro”, avverte Marca.
L’ultima vittoria spagnola nei tempi regolamentari – ricorda El Mundo Deportivo – fu alle olimpiadi del 1920. Ma la Roja è in Ucraina per capovolgere ogni statistica: non solo ha già infranto il tabù francese, ma vuole essere la prima Nazionale a vincere tre titoli consecutivi (due Europei inframezzati da un Mondiale). “Sarebbe forse stato meglio preparare un “biscottO” durante il girone pareggiando con la Croazia?”, chiede AS ai suoi lettori online. Su quasi 50.000 persone che hanno risposto, il 65% crede di no.