TERAMO – AlmaLaurea, che svolge annualmente il monitoraggio sull’inserimento lavorativo dei laureati italiani, ha fornito anche nel rapporto 2013 “dati molto lusinghieri per la Facolta’ di Agraria dell’Universita’ degli Studi di Teramo”. Lo ha annunciato Dino Mastrocola, che ha guidato la Facolta’ negli ultimi 10 anni, prima di approdare all’attuale carica di prorettore vicario dell’Universita’ di Teramo. L’indagine, pubblicata recentemente, ha coinvolto quasi 215.000 laureati di 61 atenei. Secondo questa indagine, riconosciuta come strumento fondamentale per valutare l’efficacia esterna del sistema universitario e misurare l’apprezzamento del mondo del lavoro nei confronti dei laureati, il tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo di coloro che si sono laureati presso la Facolta’ di Agraria di Teramo e’ pari a 60,6 ed e’ rimasto pressoche’ costante negli ultimi 3 anni.
“Questo dato – ha spiegato Mastrocola – appare molto rilevante se rapportato al tasso occupazionale medio nazionale per le Facolta’ di Agraria, pari a 55,6 e in leggero calo rispetto al 56,1 del 2011 e al 57,0 del 2010. Anche il tasso occupazionale medio dei laureati di tutte le universita’ italiane e’ pari al 55,6, anch’esso in leggero calo rispetto al biennio precedente”. “Le notevoli possibilita’ occupazionali – ha aggiunto – dei laureati in Scienze e tecnologie alimentari triennali e magistrali, in Viticoltura ed enologia e Biotecnologie (interfacolta’ con Medicina Veterinaria) dell’attuale Facolta’ di BioScienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali (gia’ Agraria) dell’Universita’ di Teramo, possono essere anche collegate al fatto che il settore alimentare, nonostante la crisi, continua a confermarsi comparto trainante per l’economia regionale e teramana in particolare”.