PESCARA – Dalla scadenza del 2026 del Pnrr esce la tratta ferroviaria Roma-Pescara. Lo ha deciso il Mit con una rimodulazione dei fondi. Insieme al progetto per la velocizzazione escono anche due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’Ertms (European rail traffic management system). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania.
Lo si apprende da una nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, diffusa alla fine della cabina di regia a Palazzo Chigi. Il Mit sottolinea che gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma. Il ministro Salvini punta a ottenere altri 2 miliardi sui fondi Repower-EU.
Da Roma rassicurano che Roma-Pescara è confermata, ma riceverà finanziamenti alternativi ai fondi Pnrr. Lo sottolineano fonti del Mit in una nota, dopo l’annuncio dell’uscita del progetto da quelli finanziati con le risorse del piano.
«Nella sostanza, quindi, per i cittadini che attendono l’opera non ci saranno cambiamenti», afferma il Ministero. «La scelta di rimodulare i finanziamenti è figlia della situazione ereditata dall’attuale governo, in carica da circa nove mesi. In particolare: gli interventi della Roma-Pescara lotti 1 e 2 Scafa-Manoppello e Manoppello-Interporto stanno risentendo del ritardo dell’iter che doveva concludersi entro giugno 2022 con avvio gara ad agosto 2022 e aggiudicazione a febbraio 2023. Si ricorda che l’attuale governo è in carica dall’ottobre 2022. La proposta di rimodulazione dei finanziamenti Pnrr ha tenuto conto di quanto sopra in via cautelativa.
Sull’argomento è intervenuto il presidente della Regione Marsilio: “Il Mit ribadisce la strategie, per cui l’opera verrà comunque finanziata con altri fondi. Ci sono tempistiche diverse, ma la velocizzazione della linea Roma-Pescara si farà, come sottolineato dallo stesso Ministero in una nota ufficiale”.
Anche il ministro Bignami ha sottolineato che “la Roma-Pescara rappresenta un obiettivo strategico nazionale, condiviso dal Ministero con la Regione Abruzzo. Rete Ferroviaria Italiana, Italferr e Ministero dei trasporti hanno scelto da tempo di investire su questa importante infrastruttura, tanto che sono stati pubblicati i primi bandi relativi ai lotti iniziali. Non c’è alcuna rinuncia del governo al progetto di velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara. Non è una sorpresa la notizia che i primi due lotti non troveranno copertura con i fondi Pnrr; lo si sapeva da tempo che quest’opera aveva accumulato ritardi nella procedura autorizzatoria non sicuramente imputabili a questo governo. Per questo Rfi non poteva garantire al governo il completamento entro il 2026. Lo abbiamo ribadito non più tardi di lunedì scorso all’incontro pubblico ad Avezzano e quindi non vedo alcuna novità a riguardo. Le fonti di finanziamento saranno altre perché l’opera ferroviaria continua ovviamente ad essere tra le priorità del sistema infrastrutturale nazionale”.