PESCARA – Ricordate la storia della Strada parco di Pescara e dei filobus “indisponibili” a causa del fallimanto della ditta che li produceva? Bene, adesso c’è una novità. La discussione è emersa ieri nella trasmissione Rai L’Arena: alcuni filobus giacenti nei depositi romani Atac dal 2009, mai entrati in funzione, possano arrivare in Abruzzo ed essere utilizzati sulla strada parco.
La notizia è stata divulgata proprio da due esponenti del comitato Strada Parco: “Una sconcertante notizia quella della volontà di TUA, per il tramite del direttore generale ingegner Giuseppe Alfonso Cassino, di portare a Pescara i vecchi filobus di Roma, non pago degli incredibili errori fin qui commessi dalla stazione appaltante. Per sanare i quali, sarebbe ora che si muovesse la Procura Regionale della Corte dei Conti. Li chiamiamo errori, usando un benevolo eufemismo! Milioni di Euro dispersi, danni al patrimonio comune, zero benefici per i cittadini”.
E poi ancora: “Nel corso della bella trasmissione di Giletti, l’Arena, l’ingegner Cassino, ex dirigente ATAC, gradirebbe rifilare a Pescara una decina di vecchi filobus giacenti inutilizzati nei depositi romani fin dal 2009. Un altro bidone, al posto del fallito Phileas. A Roma hanno acquistato 45 filobus senza che le infrastrutture fossero pronte, a Pescara hanno realizzato malamente il sistema di elettrificazione per accogliere, insieme all’ex dirigente ATAC, i filobus obsoleti di Roma, costretti a viaggiare a gasolio (1 litro/km) fuori dal tracciato dedicato, assolutamente inadeguato alla bisogna”
Il comitato poi si chiede: “A che titolo parla il direttore generale TUA? A titolo personale oppure su mandato del Consiglio di amministrazione? Tanto più che ai tavoli tecnici tenuti in Regione, il Presidente D’Alfonso ha convenuto sull’esigenza di risolvere quanto prima il contratto di fornitura stipulato a maggio 2007 a debito dell’appaltatore gravemente inadempiente. Onde addivenire alla scelta, in conformità alle indicazioni fornite dal Comune di Pescara e ai desiderata dei comitati cittadini, di veicoli elettrici dotati di batterie di ultima generazione che facciano a meno delle inutili costose architetture fisse verticali, che possono essere meglio impiegati sulle maggiori direttrici di traffico veicolare”.
Intanto però arrivano le prime precisazioni: dagli ambienti della Tua fanno sapere che, al momento, non risulta alcuna ipotesi in merito al possibile utilizzo dei mezzi “avanzati” dalla Capitale.