PESCARA – Ha ricostruito e fornito spiegazioni tecniche sulla vicenda sostenendo la legittimità del suo operato Antonio Sorgi. Dopo due ore di interrogatorio, il presidente della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale alla Regione Abruzzo, ha citato diverse norme a garanzia della sua posizione.
Sorgi è indagato dalla procura di Pescara per abuso d’ufficio nell’inchiesta relativa alla realizzazione della filovia che dovrà collegare il capoluogo adriatico con Montesilvano. Al termine dell’interrogatorio il suo difensore ,l’avvocato Guglielmo Marconi, ha detto ai cronisti che si riserva di presentare una memoria.
A Sorgi si contesta di aver consentito la prosecuzione delle opere della filovia in assenza di una procedura di screening, pur essendo consapevole che l’opera in corso necessitava di essere sottoposta a procedura di screening ai fini della valutazione di impatto ambientale, in quanto sistema di trasporto a guida vincolata. Avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alle società che si sono aggiudicate l’appalto della Gtm (stazione appaltante) senza che il progetto preliminare fosse sottoposto alle necessarie fasi di verifica e quindi alle osservazioni dei soggetti interessati, e in particolare dei comitati cittadini contrari all’esecuzione dell’intervento.