PESCARA – Adesso tutto dovrà essere rivisto. Si, perché la notizia del fallimento della Apts, la ditta che produce il Phileas, il noto e molto contestato filobus sull’ ex tracciato ferroviario di Pescara, ora farà cambiare programma, cercando soluzioni di compromesso che potrebbero mettere tutti d’accordo.
Una settimana fa la Apts di Helmond, nei Paesi Bassi, ha cessato l’attività: l’auspicata realizzazione di un mezzo avveniristico con sistema Tpl elettrificato con filobus a guida vincolata immateriale, non ha soddisfatto il mercato tanto da decretare il fallimento della ditta che lo produceva, fortunatamente i mezzi non sono ancora stati acquistati e dunque si potrebbero aprire altri scenari.
“Intanto – precisa il vice sindaco Del Vecchio, il primo a dare notizia del fallimento attraverso i social network – i fatti ci hanno dato ragione, quando dicevamo che quello era un mezzo assolutamente inadeguato per la città di Pescara a partire dall’inutile installazione di tutti quei pali sulla Strada Parco. Ora però bisogna cogliere l’occasione per valutare la possibilità di dirottare il progetto complessivo su strade alternative”.
Diverse associazioni ambientaliste hanno rimarcato l’importanza di utilizzare un mezzo assolutamente autonomo che non abbia bisogno di elettrificazione e dunque degli antiestetici ed enormi pali sul ciglio delle più importanti strade della città, visto che, stando al progetto, il filobus dovrebbe arrivare fino alla zona del polo universitario. “Prima però – come spiega lo stesso Del Vecchio – bisogna attendere i risvolti contrattuali e solo in un secondo momento intraprendere un nuovo percorso”.