SULMONA – Sicuramente non sarà stato un bel capodanno per un quarantunenne di Pacentro. Infatti, nella mattinata del 31 dicembre il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Sulmona, ha eseguito la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti di Domenico Piccirilli. L’uomo contattava donne straniere che cercavano lavoro come badanti, tramite delle inserzioni pubblicate su giornali di annunci, offrendo loro un posto di lavoro.
Dopo un primo contatto telefonico, organizzava un incontro per mostrare loro l’abitazione dove avrebbero dovuto occuparsi degli anziani genitori dell’uomo e chiarire i dettagli del contratto di lavoro, che prevedeva, oltre al vitto e all’alloggio, uno stipendio di 800 euro mensili. A questo punto, dopo averle portate nella sua abitazione a Pacentro, l’uomo palesava le sue reali intenzioni: quelle di ottenere delle prestazioni sessuali. A fronte del rifiuto delle donne, lo stesso le minacciava pesantemente, costringendole a subire palpeggiamenti e violenze psicofisiche.
L’indagine è partita lo scorso mese di ottobre, dalla denuncia di una delle donne attirate con l’inganno di un posto di lavoro che, una volta riaccompagnata dall’uomo a Sulmona, dopo una notte di minacce e violenze, ha fermato un automobilista di passaggio, chiedendogli di portarla dalla Polizia. Una volta giunta in Commissariato, ancora sotto shock, la donna ha raccontato quanto avvenuto. Le indagini hanno consentito di identificare il responsabile, del quale la vittima conosceva solo il nome di battesimo e il numero di telefono cellulare, e di individuare altre aspiranti badanti, tutte straniere residenti fuori provincia, che avevano subito lo stesso trattamento, ma che avevano deciso di non sporgere denuncia.