PACENTRO – Lo hanno arrestato di nuovo. Ancora per violenza sessuale. Si tratta di Domenico Piccirilli, un 42enne residente a Pacentro, vicino Sulmona. Stavolta la vittima era una donna romena di 37 anni. Piccirilli aveva risposto anche questa volta ad un annuncio di ricerca lavoro pubblicato su un giornale dalla straniera, che era arrivata da Roma in treno mercoledì sera convinta di dover fare da badante ai genitori di lui.
Appena caricata sulla sua auto, Piccirilli ha mostrato subito le sue reali intenzioni, con esplicite avance e molestie. La donna – dalla macchina – è riuscita a contattare telefonicamente il suo compagno, a cui parlando in rumeno ha spiegato in che situazione si trovava. L’uomo, a sua volta, ha allertato i carabinieri. L’aliquota radiomobile di Sulmona ha fermato l’auto vicino la stazione sulmonese e lo ha arrestato in flagranza di reato e in collaborazione coi colleghi di Pacentro, senza che lui opponesse resistenza o facesse alcuna confessione. La donna, dopo aver sporto denuncia, è stata accompagnata in un centro antiviolenza ed è poi tornata nella capitale.
L’uomo, che prediligeva come sue vittime donne straniere e soprattutto rumene, era già stato arrestato dalla Polizia il 31 dicembre del 2013. Contattava donne straniere che cercavano lavoro come badanti, tramite delle inserzioni pubblicate su giornali di annunci, offrendo loro un posto di lavoro. Dopo un primo contatto telefonico, organizzava un incontro per mostrare loro l’abitazione dove avrebbero dovuto occuparsi degli anziani genitori e chiarire i dettagli del contratto di lavoro, che prevedeva, oltre al vitto e all’alloggio, uno stipendio di 800 euro mensili.
A questo punto, dopo averle portate nella sua abitazione a Pacentro, l’uomo palesava le sue reali intenzioni: quelle di ottenere delle prestazioni sessuali. A fronte del rifiuto delle donne, lo stesso le minacciava pesantemente, costringendole a subire palpeggiamenti e violenze psicofisiche. In questo caso, tutto è partito in auto e Piccirilli non ha aspettato nemmeno di arrivare a casa. Oral’uomo è ai domiciliari.