
PESCARA – Poteva essere un brutto colpo per la Fira. Una vera e propria frode telematica quella che avrebbe potuto interessare la finanziaria regionale abruzzese: un gigantesco scippo telematico prontamente bloccato. E’ accaduto ieri pomeriggio. Dopo essersi accorti di una anomalia, il direttore dell’agenzia 7 Carichieti di Pescara Raffaele Di Ciccio ha contattato il direttore amministrativo della Fira, Andrea Di Nizio, segnalando l’episodio e chiedendo se poteva procedere ad addebitare la somma di 642 mila euro su un conto in Austria intestato ad una societa’ di Hong Kong, come acconto per una fantomatica fattura.
Si trattava evidentemente di un imbroglio, bloccato per tempo con un coordinamento tra la Banca Carichieti e i vertici della societa’. “L’episodio e’ stato immediatamente denunciato al Compartimento della Polizia postale e delle Comunicazioni Abruzzo di Pescara, al momento stiamo attentamente monitorando e verificando che i conti correnti non abbiano altre anomalie” ha spiegato il Andrea Di Nizio. “Se la banca non si fosse accorta della stranezza e non si fosse coordinata con i nostri uffici per tempo, una volta autorizzato il pagamento sarebbe stato praticamente impossibile recuperare i soldi”.
“Dopo le truffe reali, ora la finanziaria deve subire anche quelle virtuali”, sdrammatizza il presidente Rocco Micucci. “Battute a parte, ringrazio per l’efficienza le strutture di Fira e della Banca Carichieti, che hanno cosi’ evitato un grave danno agli abruzzesi”. Al fine di evitare ulteriori rischi, la Fira ha momentaneamente bloccato l’operativita’ dei conti.