PESCARA – Lotta agli scarichi abusivi e miglioramento della qualita’ delle acque del fiume Pescara. E’ quanto emerso nella riunione tecnica convocata questa mattina dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza, Mario Mazzocca, del direttore ARTA, Mario Amicone, del direttore regionale Emidio Primavera e i dirigenti Vittorio Di Biase, Franco Gerardini, Luigi Del Sordo e Iris Flacco, per individuare azioni operative finalizzate alla tutela del fiume Pescara e alla balneabilita’ della costa pescarese.
Durante la riunione e’ stato illustrato un report dell’Universita’ degli Studi di Pescara-Chieti (commissionato dal Servizio Gestione dei rifiuti), un monitoraggio tecnico coordinato dal prof. Gianluigi Rosatelli, nel quale sono stati censiti gli scarichi presenti nel tratto di fiume compreso tra Chieti (zona di Brecciarola) e la foce (circa 20 chilometri).
Secondo le indagini sono stati individuati 48 punti di scarico di acque reflue, di questi 39 sono risultati attivi e 9 non attivi al momento del rilevamento. Dei 39 scarichi attivi, 36 sono stati campionati e analizzati. Molti di essi superano i limiti dei valori stabiliti dal decreto legislativo 152 del 2006 ed e’ stata riscontrata nelle analisi la presenza di diversi metalli. I rimanenti 3 scarichi attivi non sono stati campionati perche’ non raggiungibili. Altro grave problema rilevato nell’indagine dell’universita’ e’ stato l’abbandono incontrollato di rifiuti (inerti e speciali) nel tratto di fiume monitorato; i punti individuati e censiti sono stati ben 19, i quali, secondo lo studio, peggiorano la qualita’ delle acque di balneazione a valle nonche’ la qualita’ dei sedimenti di spiaggia.
Il presidente Luciano D’Alfonso ha chiesto un forte intervento per combattere gli scarichi abusivi e l’inquinamento al fine di migliorare la qualita’ delle acque. “Abbiamo cantierato 36 milioni di euro per potenziare e rendere efficienti i depuratori di 13 Comuni i cui scarichi finiscono nel fiume Pescara o a valle, inquinando una parte consistente di costa pescarese – ha osservato il presidente Luciano D’Alfonso – ho intenzione di occuparmi personalmente del problema, anche con azioni simboliche, stimolando i gestori dell’intero ciclo idrico a compiere ulteriori azioni affinche’ sia curata l’ acqua del fiume Pescara. Come e’ stato segnalato dall’Arta, e’ necessario attivare anche forme di controllo e vigilanza permanenti sul tratto di fiume come deterrente al proliferare di scarichi abusivi da parte di operatori privati irresponsabili. E’ impensabile continuare con questo egoismo distruttivo. Con gli interventi in esercizio contrattuale, pari a 36 milioni – conclude D’ Alfonso – daremo una risposta forte al problema dell’ inquinamento fluviale”.