ATESSA – “La Regione Abruzzo e’ pronta a fare la sua parte nel processo di investimento che il Gruppo Fiat vuole avviare per la Sevel di Atessa”. Lo ha garantito il presidente della Regione, Gianni Chiodi, all’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, nell’incontro riservato che ha anticipato quello aperto al pubblico di Marchionne e i vertici aziendali della Sevel. “A Marchionne abbiamo dato risposte su alcuni problemi legati alla realizzazione di infrastrutture”, ha chiarito il presidente Gianni Chiodi. Il riferimento e’ al completamento della Fondo valle del Sangro, un’opera ferma ormai da decenni.
“Esiste un vecchio progetto per il completamento – ha detto il presidente della Regione – sul quale ci sono previsioni di spesa di 120 milioni di euro. A Marchionne ho detto che la Cassa depositi e prestiti e’ disponibile a finanziare l’opera e nei prossimi giorni cercheremo di studiare una norma che permetta di legare il progetto della Fondovalle alla possibilita’ di finanziamento da parte della Cassa depositi e prestiti”. Sull’annuncio fatto da Marchionne, Chiodi si e’ detto “fiducioso e convinto che l’Abruzzo e la Sevel non tradiranno le aspirazione di crescita del Gruppo Fiat. Questo intervento di 700 milioni di euro di investimenti sul nuovo Ducato – ha aggiunto – mette in sicurezza l’occupazione per i prossimi 10 anni”.
In questo senso, sulla competitivita’ dello stabilimento abruzzese, che da solo produce il 10% del Pil regionale, l’Ad della Fiat ha fornito cifre importanti. In 30 anni sono stati prodotti 4,5 milioni di veicoli commerciali in un mercato europeo nel quale il Ducato ha stabilmente una quota che sfiora il 35%. Con oltre 6000 addetti Sevel, che ha una capacita’ produttiva di 200 mila veicoli all’anno, rappresenta uno stabilimento all’avanguardia sia dal punto di vista tecnologico (si riesce a realizzare uno scocca in un minuto) sia dal punto di vista della sicurezza con una forte riduzione negli anni di incidenti sul lavoro. L’investimento di 700 milioni, ha sottolineato Marchionne, da una parte serve a rafforzare la leadership in Europa e dall’altro vuole ribadire il forte legame di fiducia del Gruppo con la terra d’Abruzzo. Proprio sull’aspetto della “territorialita’” l’intervento di Marchionne e’ risultato decisivo. “Questa fabbrica e questo territorio possono dare futuro”, ha detto, confermando che questo investimento apre un nuovo capitolo della storia di Sevel, in ragione della fiducia radicata negli abruzzesi.