
TORINO – Secondo giorno di protesta per il movimento dei forconi che ha già annunciato azioni eclatanti non violente se domani sarà votata la fiducia al governo Letta. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha convocato per oggi alle 16 un vertice al Viminale con le forze dell’ordine sulle manifestazioni di protesta del movimento dei Forconi in corso in alcune città, soprattutto a Torino, ma anche a Genova, Napoli, Palermo, oltre che sulle strade, ai caselli autostradali e nelle stazioni ferroviarie.
Nel pomeriggio si terrà anche un incontro in prefettura a Torino dopo gli scontri che si sono verificati nel capoluogo piemontese. Alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza parteciperanno forze dell’ordine e rappresentanti delle istituzioni. Nel frattempo il segretario della Cisl invita i manifestanti alla calma: «Ci deve essere sempre il dialogo, il confronto e la ricerca del compromesso. Il movimento dei forconi non può arrivare alla violenza», ha detto Raffaele Bonanni.
Ed é polemica sulla lettera aperta inviata da Beppe Grillo alle forze dell’ordine in cui invita polizia e carabinieri a «unirsi al popolo e abbandonare i politici» sostenendo che la protesta di ieri «può essere l’inizio di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili».
Diversi problemi si stanno verificando nei supermercati del torinese per la protesta del movimento dei Forconi. A piccoli gruppi i manifestanti da questa mattina stanno cercando di impedire l’ingresso dei clienti e rendere difficoltoso il parcheggio tanto che alcuni hanno deciso di chiudere. Un blocco è stato rimosso dai carabinieri in corso Traiano davanti al Pam e all’Esselunga. Problemi anche alle Gru di Grugliasco, e al Mercato di via Botticelli. Chiusi gli Auchan di Corso Romania a Torino e Venaria a causa dei blocchi, così come il Carrefour di corso Grosseto e l’Ipercoop di via Livorno.
La superstrada che collega Torino all’aeroporto di Caselle è bloccata da una manifestazione di autotrasportatori. Il centro di Torino è semiparalizzato dalle proteste, a cui si sono uniti anche molti studenti. Sono centinaia e marciano dietro uno striscione tricolore. Nella zona, circolazione gravemente compromessa e moltissimi mezzi pubblici fermi per strada.
Davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, sono invece rimasti gli ambulanti. Di fronte a palazzo Lascaris è schierato un imponente servizio d’ordine delle forze di polizia. Dai manifestanti, spesso con le mani alzate, arrivano slogan e insulti contro la giunta regionale e il presidente Cota, ma anche l’invito ai poliziotti a togliere i caschi dopo gli episodi di ieri che hanno suscitato polemiche nell’opionione pubblica.