SULMONA – Pioggia e freddo non scoraggiano i circa 700 partecipanti alla quattordicesima marcia internazionale “Il sentiero della libertà – Freedom Trail”, partita ieri da Sulmona. Il cammino ripercorre i sentieri percorsi dai partigiani in tempo di guerra, dal capoluogo peligno a Casoli, passando per campo di Giove e Taranta Peligna.
Le condizioni meteo avverse hanno costretto gli organizzatori a modificare l’itinerario, saltando il passaggio dal Valico di Coccia e trasportando i partecipanti con i mezzi a disposizione, direttamente da Campo di Giove al sacrario della Brigata Maiella di Taranta Peligna. Dopo la cerimonia di Onori ai Caduti, il gruppo scenderà a piedi nel paese. Il resto del percorso, almeno per ora, resta invariato.
Adelaide Strizzi e Tonino Cicerone, direttori organizzativi della marcia, colgono questa occasione per rimarcare il lavoro di tutte le associazioni presenti che, con “spirito di sacrificio e grandi capacità organizzative”, stanno supportando l’organizzazione, affrontando le emergenze e gli imprevisti: Club Alpino Italiano sezione di Sulmona, Cri, Protezione Civile, Corpo Forestale delle province di L’Aquila e Chieti, Guardia di Finanza, Anpana, Ana ed Esercito Italiano.
“Quest’ultimo – ha ribadito Cicerone – intervenuto per la prima volta con il 9° Reggimento Alpini di stanza a L’Aquila, sotto il comando del Col. Iacobucci, ha fornito uomini, mezzi e materiali per un supporto logistico che, specie nella situazione di emergenza causata dalle avverse condizioni meteo di oggi, si è rivelato fondamentale per la prosecuzione di questa edizione del Sentiero della Libertà. Auspico pertanto – ha concluso Cicerone – che quello di quest’anno sia l’inizio di una nuova e sempre più proficua collaborazione con l’Esercito Italiano.”