SULMONA – Scattano i primi provvedimenti dalla Corte dei Conti, con notifica di danno erariale, per parte dei dipendenti e dei dirigenti del Comune di Sulmona, indagati per presunti casi di assenteismo. Gli atti emessi dalla Procura dell’organismo con funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo e vigilanza sulle entrate e spese pubbliche all’interno del bilancio dello Stato.
Per il momento sono state coinvolte 25 persone, raggiunte da avviso di garanzia, tra cui due dirigenti Filomena Sorrentino e Amedeo D’Eramo e l’ex segretario comunale Gianpaolo Santopaolo. E sarebbero proprio questi ultimi tre, secondo il sostituto procuratore Erika Guerra, i maggiori responsabili del fenomeno di assenteismo che ha portato il capoluogo Peligno sulle cronache nazionali.
Le tre figure apicali dovranno rimborsare rispettivamente Filomena Sorrentino 83.210,00 euro, Amedeo D’Eramo 60.000,00 euro e Gianpaolo Santopaolo 120.000,00 euro. Questi i nomi degli altri 22 dipendenti indagati dalla Corte dei Conti e la somma chiesta dai giudici contabili: Marco Chiavari, (15.404,80 euro), Quirino Cianfaglione (15.053,37), Patrizia Ciniglio (15.454,57), Rosanna D’Aurelio (15.208,72), Giovanni Del Signore (15.522,85), Aldo Della Valle (15.068,39), Fernando Di Bartolomeo (15.019,90), Claudio Di Iorio (15.019,90), Armando Di Pietro (15.161,33), Antonella Di Placido (15.059,45), Sabrina Di Placido (15.212,40), Alessandro Ginnetti (15.254,80), Carla Grossi (15.055,14), Antonino La Porta (15.020,72), Rita Mastrangioli (15.512,75), Luigi Paolini (15.055,14), Stefano Pezzella (17.815,69), Venanzio Piccoli (15.579,13), Mirella Santilli (15.057,45), Ivana Sfronsone (15.499,16), Anna Rita Spagnoli (15.337,75), Felicia Vanacore (15.327,31).
Adesso tutti i 25 dipendenti indagati hanno 5 giorni di tempo dal momento della notifica del provvedimento e cioè da ieri, per chiedere motivandola, istanza di proroga per produrre le proprie deduzioni contro il provvedimento. Non si escludono comunque, secondo indiscrezioni, altri provvedimenti nei prossimi giorni. Di pari passo prosegue l’inchiesta penale che vede coinvolte 46 persone tra dipendenti comunali e quelli delle cooperative che garantiscono servizi all’ente.