SULMONA – Dopo un periodo di “tranquillità” in cui l’argomento furbetti del cartellino non è stato più alla ribalta delle cronache, torna in auge l’inchiesta sulmonese. E’ ora di quantificare. L’ inchiesta della Procura della Corte dei Conti, sui così detti furbetti al Comune di Sulmona, arriva alle fasi finali.
Sono in tutto diciotto i dipendenti citati a giudizio ai quali è stato contestato un danno erariale di 300 mila euro. Si tratta di: Marco Chiavari, al quale viene contestato un danno erariale di 10.404,80, Patrizia Ciniglio (10.454,57), Rosanna D’Aurelio (10.208,72), Giovanni Del Signore (10.049,55), Armando Di Pietro (10.161,33), Antonella Di Placido (10.059,45), Sabrina Di Placido (10.212,40), Alessandro Ginnetti (10.254,80), Antonino La Porta (10.020,72), Rita Mastrangioli (10.512,75), Stefano Pezzella (10.815,69), Venanzio Piccoli (10.579,13), Mirella Santilli (10.057,45), Ivana Sfronsone (10.499,16), Anna Rita Spagnoli (10.337,75), Felicia Vanacore (10.327,31), la dirigente del secondo settore, Filomena Sorrentino, alla quale viene contestato un danno erariale di 38.216 euro e infine l’ex segretario comunale Gianpaolo Santopaolo al quale la magistratura contabile chiede un risarcimento di 70 mila euro.
Si avvia a conclusione anche l’inchiesta penale. La vicenda prese le mosse, come si potrà ricordare, con un esposto inoltrato alla Guardia di Finanza, nel quale si evidenziavano le cattive “abitudini” di alcuni dipendenti.