TERAMO – La proprietà è sacra. A maggior ragione se si è stati vittime di un terremoto. Non la pensano allo stesso modo i ladri che da tempo imperversano nel quartiere di Colleatterrato a Teramo. Per difendere le case, che hanno dovuto lasciare a causa del sisma, i residenti da due notti hanno riorganizzato ronde notturne per cercare di prevenire i furti da parte degli “sciacalli”.
Già lo scorso novembre avevano annunciato questa iniziativa, dopo gli sgomberi disposti in seguito ai danni arrecati dal terremoto che ha interessato il centro Italia. Alcuni abitanti ricordano di aver perso, almeno per il momento, le case, dichiarate inagibili, e vogliono evitare di perdere i beni che sono al loro interno. Ladri “sciacalli” sono stati già avvistati nelle zone rosse sia a Colleatterrato che a Torricella.
A Colleatterrato nelle case Ater di via Giovanni XIII e via Adamoli i portoni d’ingresso delle palazzine sono stati forzati. Così al trauma del terremoto, ai disagi della vita da sfollati, si aggiunge anche la preoccupazione dei furti. Lo scorso novembre gli abitanti di 80 appartamenti Ater di via Giovanni XXIII e via Adamoli avevano scritto una petizione al Prefetto e al Questore in cui chiedevano l’istituzione di un presidio della Protezione civile a Colleatterrato basso.
I firmatari spiegano che “gli appartamenti presi in affitto sono stati dichiarati inagibili e siamo stati costretti ad abbandonarli temporaneamente con i beni contenuti rimasti, quindi, incustoditi e in balia di eventuali malintenzionati. Non possiamo entrare negli stabili per cui appare necessario e indilazionabile istituire un presidio di Protezione civile nella zona e presso le palazzine sgomberate, per tutta la durata della situazione di emergenza, onde prevenire azioni delittuose ai danni delle singole proprietà”.
Ora sono ripartite le ronde: gli sgomberati a turni di due ore di notte fanno giri di controllo sulle auto nelle vicinanze delle palazzine. Spiegano che le auto della polizia e dei carabinieri passano spesso, ci sono vicini, ma ci vuole una presenza costante per evitare sciacallaggi. Una situazione simile sta accadendo anche a Torricella, dove sono stati avvistati malintenzionati aggirarsi nella zona rossa. Per questo alcuni sfollati che hanno trovato alloggio nelle vicinanze presidiano l’area controllando, per quanto possibile, che non avvengano atti di sciacallaggio.