
AVEZZANO – E’ stata denominata operazione “Eldorado” e messa in atto dalle prime ore dell’alba da oltre 150 agenti della Polizia di Stato di Avezzano, coordinati dal vice questore aggiunto Marco Nicolai, che hanno eseguito arresti e perquisizioni ad Avezzano e nei Comuni della Marsica. Sono undici le persone arrestate arresti e nove le misure cautelari eseguite.
In cella sono finiti Antonio De Silva, Leda Salvi, Santo Felughi, Marco De Michelis, Roberto Barbonetti, Daniele Rossi, Orante Di Salvatore, Gino Di Maggio, Pasquale Di Silvio, Maicol Di Toro, Stoica Bogdan. Obbligo di dimora per Chiara Di Gregorio, Pierpaolo Di Filippo, Caludio Di Silvio, Daniele Morgante, Franco Antonio Calisse, Alessio Del Bove Orlandi, Vincenzo Ferreri, Fabrizio Trotta e Haraka Tawfiq.
Gli indagati dal luglio del 2012 avevano iniziato a rapinare negozi della Marsica e abitazioni, terrorizzando la gente che veniva persino inseguita nelle strade, rapinata della propria autovettura e malmenata in caso di resistenza. L’indagine ha anche consentito di arrestare i presunti responsabili di numerosi furti in abitazione, di ricettazione di merce e persino di estorsioni. Gli investigatori hanno avviato le indagini dopo le rapine ad alcuni esercizi commerciali della Marsica: “Match Point”, “Compro oro” e il supermercato “Decò”, poste in essere nella seconda metà del 2012, tutte con le medesime modalità e con particolare spregiudicatezza.
Tra i reati contestati anche il furto in due scuole, l’Istituto scolastico dell’Agricoltura e quello dell’Istituto scolastico dell’Arte, entrambi razziati nella notte tra il 18 ed il 19 novembre del 2012 ad Avezzano. Tra la refurtiva, oltre a computer, lastre d’argento e denaro, anche rame oggetto poi di successiva ricettazione.
L’indagine, che si è poi sviluppata nel tempo con indagini tecniche, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, ha consentito di identificare anche gli autori di numerosi furti in abitazione, fenomeno la cui recrudescenza in questi mesi ha determinato grande allarme sociale in tutta la provincia dell’Aquila.
C’era anche la droga negli interessi della banda sgominata dalla Polizia nella Marsica. La droga, eroina, cocaina e hashish, veniva acquistata in provincia di Roma e rivenduta in Abruzzo: decine sono state le consegne documentate dagli investigatori nel corso di quasi due anni di indagini. In alcuni casi la sostanza stupefacente veniva pagata in “natura”, barattando eroina in cambio di tartufi.
E nello spaccio erano molto attive anche le donne del clan. Tra le azioni degli arrestati c’è anche la tentata rapina in una abitazione di Pescina il 27 dicembre 2012: i malviventi si erano infatti procurati le chiavi dell’abitazione attraverso la sorella della ex donna di servizio, e una volta entrati in casa armati e travisati, avrebbero dovuto immobilizzare le vittime con il nastro isolante. La rapina fu però sventata grazie all’intervento della Polizia, che da mesi era sulle tracce della banda.
“L’operazione condotta dalla polizia “ha consentito di disarticolare un pericoloso sodalizio criminale operante nella Marsica” ha detto il questore dell’Aquila, Vittorio Rizzi. “L’indagine – ha aggiunto Rizzi – ha consentito agli uomini della Polizia di identificare e trarre in arresto i presunti autori di gravi reati predatori verificatisi nel corso dell’ultimo anno nel territorio di Avezzano, restituendo serenità ai cittadini”