L’AQUILA – “Dopo il furto avvenuto a L’Aquila della reliquia del sangue di Papa Wojtyla, Osservatorio Antiplagio ha ventilato a ragion veduta la pista satanica perche’ ha esaminato la situazione delle sette abruzzesi segnalategli dal 1994 ad oggi. Non escludendo che eventuali satanisti possano anche provenire da altre regioni, l’Abruzzo conta sparuti gruppi satanici, ma svariate denunce di profanazioni e messe nere”. Ad intervenire nuovamente sul furto sacrilego avvenuto nel santuario aquilano di San Pietro della Ienca, alle falde del Gran Sasso aquilano, e’ il coordinatore nazionale dell’Osservatorio, Giovanni Panunzio, insegnante di religione.
I carabinieri, tuttavia, pur non escludendo alcuna ipotesi, prediligono altre piste, in particolare quella locale: un furto su commissione o un “dispetto” fatto al presidente dell’associazione San Pietro della Ienca, Pasquale Corriere. Al vaglio degli investigatori anche una serie di tabulati telefonici, continue perlustrazioni su stradine, anfratti e casolari limiterofi alla chiesetta dedicata a papa Giovanni Paolo II e l’audizione di persone ritenute informate sui fatti.
“A Pescara – ricorda Panunzio – nel 1998 e’ stata individuata una setta femminile devota al demone femmineo Volac, evocato nei giorni precedenti il primo febbraio, data del capodanno satanico. Dal 2000 al 2006 nell’aquilano sono state rinvenute tracce e disegni di pratiche riconducibili al satanismo millenaristico, tra cui reperti di rituali sacrificali nelle tombe profanate dei cimiteri di Santo Iona e Paterno. Simboli satanici sono stati ritrovati anche nella Valle Roveto. Nel 2008 a Civitella Messer Raimondo e’ stato devastato il camposanto, dove vengono sepolti i bambini morti prematuramente. Nel 2009 ad Avezzano ignoti vandali hanno imbrattato i muri della Curia e di una libreria cattolica, con croci rovesciate e scritte inneggianti alla violenza”.
“Nello stesso anno – ricorda ancora l’Osservatorio – in Cattedrale due ragazzi sono stati sorpresi a scheggiare con un coltello un’immagine del Cristo. In tutto il circondario, tra il 2008 e il 2010, la Procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un fascicolo su diversi episodi, come il furto delle ceneri di fra’ Tommaso da Celano: dopo aver svuotato l’ampolla, i ladri l’hanno rimessa al proprio posto. Gli esperti e le autorita’ avevano detto allora che generalmente le ceneri e le reliquie vengono utilizzate per le messe nere. Nel 2012 al cimitero di Canistro sono state profanate due tombe. Sempre nel 2012, a Vasto, sono stati scoperti riti satanici all’interno del palazzo Genova-Rulli, con una bambola dagli occhi rovesciati appesa al soffitto ed un pentacolo azzurro sulla fronte, insieme a liquidi organici immolati al demonio. Nel 2013 a Ripa Teatina e’ stata segnalata una struttura sanitaria abbandonata, utilizzata per rituali satanici e violenze su giovani ragazze”.
Comunque si sta analizzando anche la pista estera. In questa direzione, infatti, si stanno indirizzando le indagini dei carabinieri per il ritrovamento. La chiesetta, che sorge alla falde aquilane del Gran Sasso, tra le frazioni di Camarda ed Assergi, e’ la prima dedicata a Karol Wojtyla che il prossimo 27 settembre sara’ canonizzato assieme ad un altro amatissimo pontefice, Giovanni XXIII. Anche se non viene lasciato nulla al caso gli investigatori, che su questo nuovo filone restano molto abbottonati, avrebbero imboccato una strada che porta fuori dai confini nazionali. Cio’ a seguito delle incessanti indagini dirette dal comandante provinciale dei carabinieri dell’Aquila, il colonnello Savino Guarino. L’inchiesta e’ coordinata dal Pm David Mancini.