SULMONA – Utilizzare i mezzi pubblici, in molti paesi esteri, è la norma. Su questi ci si imbatte in uomini e donne di tutti i tessuti sociali. Il bus viene utilizzato indistintamente dal banchiere, dall’operaio, dall’artigiano, senza alcuna distinzione. Oltre ad una scelta ecologica, infatti, il mezzo pubblico, alternativo alla più consueta automobile, è di certo il modo più conveniente per spostarsi in città. Ovviamente tutto ciò è possibile se accompagnato da mezzi efficienti, che rispettino gli orari e se vi è un piano di trasporti serio e funzionante.
Diciamo che nel nostro Paese non è così dappertutto. Ma tralasciando il possibile panegirico sul malfunzionamento del trasporto pubblico, vogliamo guardare la questione, questa volta, dalla parte dell’utente che troppo spesso evita di acquistare e obliterare il regolare titolo di viaggio. E’ quello che accade a Sulmona, ad esempio, dove oltre il 50% dei viaggiatori fa uso deil trasporto urbano senza pagare il biglietto. Una pratica purtroppo molto diffusa, quindi, che porta ad un mancato incasso, da parte del Comune, di ben 70 mila euro l’anno. Eppure non stiamo parlando di somme esose che richiedono chissà quale esborso. Non serve mica una carta di credito revolving per pagare il trasporto urbano . Come ovviare, però, a tale elusione?
C’è chi, però, ha pensato ad una possibile soluzione. L’assessore ai trasporti, Aldo Milan, ha, infatti, ha siglato un accordo tra il Comune e la Cisl-Fit affinché gli autisti degli autobus comunali possano regolarmente effettuare controlli per verificare che i viaggiatori siano in possesso di regolare biglietto. L’accordo con il sindacato è stato raggiunto a conclusione di un incontro a cui hanno preso parte, l’assessore Milan, il dirigente comunale del settore Amedeo D’Eramo e Franco Antoloni, responsabile del settore trasporti. I biglietti saranno, inoltre, acquistabili anche a bordo con una maggiorazione sul prezzo di vendita.
L’obiettivo che ci si prefigge è ridurre sostanzialmente l’elusione. Non dimentichiamo che i mancati introiti non fanno che ridurre la qualità del servizio. Le risorse mancanti, infatti, impediscono l’acquisto di nuovi mezzi, più sicuri ed ECOLOGICI, la manutenzione e la pulizia dei mezzi già esistenti, l’aumento delle corse ed eventualmente l’aumento degli autisti. Ad oggi sono quattordici gli autisti in servizio. Le corse garantite dal Comune sono in tutto una novantina al giorno, comprese quelle degli scuolabus.