PESCARA – Il Delfino torna con i piedi per terra dopo che al “Tombolato” i biancazzurri hanno retto il confronto solo nei primi 25 minuti. I veneti hanno confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che organizzazione e qualità di gioco alla lunga pagano sempre. Di contro il Pescara è stato in partita solo nella prima mezz’ora. Una volta subito il nuovo sorpasso l’undici di Pillon ha accusato il colpo. Disattenzioni sulle palle inattive e, specie nella ripresa, poca compattezza sul piano tattico. Mai le distanze giuste. Squadra lunga e larga. Sulle fasce i veneti hanno trovato terreno fertile. Biancazzurri in palese difficoltà. Del resto senza i giusti equilibri, col 4 – 3 – 1 – 2, le mezze ali sono costrette a coprire una porzione di campo molto più ampia.
In sostanza è arrivato il quinto ko in trasferta in altrettanti scontri diretti. Era già successo contro Palermo ( 3 – 0 ), Perugia ( 2 – 1 ), Verona ( 3 – 1 ) e Benevento ( 2 – 1 ). Schierato sulla trequarti, Sottil non è apparso a suo agio. Forse perché troppo condizionato dal compito di schermare in fase di non possesso Iori. Buon impatto sul match, invece, di Del Sole subentrato nella ripresa al classe ’99 della Fiorentina. Basterà per guadagnarsi una chance dal 1′ ? La logica direbbe questo. Di contro Capone è stato completamente evanescente.
Venerdì prossimo, ore 21, anticipo casalingo col Cosenza ribaltato ieri dal Brescia al “San Vito – Marulla” ( da 2 – 0 a 2 – 3 ). Calabresi privi del regista Palmiero per infortunio. Biancazzurri senza Mancuso causa squalifica. Torna Marras. Probabilmente anche Balzano e Campagnaro.