LAMPEDUSA – Ancora una strage. Stavolta un gommone carico di immigrati si è rovesciato nel Canale di Sicilia. Dieci cadaveri sono stati ripescati dall’equipaggio della nave «Dattilo» della Guardia costiera, che li sta trasportando nel porto di Augusta, nel Siracurano, insieme a 500 profughi tratti in salvo anche in un altro intervento di soccorso. Altri 121 stranieri sono stati soccorsi da dal rimorchiatore “Occ Cougar”, in servizio nelle piattaforme petrolifere libiche, che si è diretto a Pozzallo. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposi.
Sono complessivamente 941 i migranti salvati nel Canale di Sicilia ieri dalla Guardia Costiera. In meno di 24 ore, sono state in totale 7 le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a circa 50 miglia a nord della Libia. Sono stati soccorsi 5 gommoni e 2 barconi carichi di migranti, di sedicente provenienza siriana, palestinese, tunisina, libica e subsahariana. Tra le persone tratte in salvo oltre 30 bambini e più di 50 donne, di cui 1 incinta per la quale si è resa necessaria l’urgente evacuazione medica con una motovedetta classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa.