L’AQUILA – La classifica Monitoregione dell’istituto di ricerca Datamedia, sull’apprezzamento dei governatori di Regione per il terzo trimestre del 2013, parla chiaro: Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi è ultimo. Per lui la percentuale di gradimento si ferma al 46,4%.
Enrico Rossi (Toscana – PD), con una percentuale di gradimento pari al 58% è invece il Presidente di regione più amato d’Italia, era secondo nella precedente rilevazione. Subito dopo di lui si piazza Nicola Zingaretti (Lazio – PD), che passa dalla prima posizione del secondo trimestre alla seconda del terzo con il 57,8% dei consensi. Si conferma al terzo posto Luca Zaia (Veneto – Lega Nord) con il 57,5%.
In quarta posizione troviamo un ex aequo con il 53,2% tra Stefano Caldoro (Pdl), presidente della regione Campania che conferma la sua posizione, la neo eletta Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia – PD) e Vasco Errani (PD), che nella precedente rilevazione era quinto, governatore dell’Emilia Romagna.
Nella top ten troviamo poi in settima posizione Gian Marco Spacca (Marche – PD) con il 53,1% era quinto a giugno 2013, ottavo Rosario Crocetta (PD) presidente della regione Sicilia con il 52%, che perde due posizioni, nono Roberto Maroni (Lombardia – Lega Nord) che con il 51,3% fa segnare una discesa di due posti.
La classifica dei governatori vede passare dalla nona alla decima posizione Nichi Vendola (Puglia – SEL) con il 50,7%, dall’ottava all’undicesima Claudio Burlando (Liguria – PD) con il 50,5%, pari merito con Paolo di Laura Frattura (Molise – PD) con il 50,5% che invece era sesto nel secondo trimestredalla decima alla tredicesima Katiuscia Marini (Umbria- PD) con il 49,6%.
La quattordicesima piazza è per il governatore del Piemonte Roberto Cota (Lega Nord) al 48% , mentre quindicesimo è Ugo Cappellacci (Sardegna – Pdl) con il 47,3%. Chiudono la classifica Giuseppe Scopelliti (Calabria – Pdl) sedicesimo con il 47% e appunto Giovanni Chiodi (Abruzzo – Pdl) diciassettesimo con il 46,4%.
Non si fa attendere il commento di Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito democratico: ” Non fa piacere a nessun abruzzese leggere che il presidente della nostra Regione e’ il meno apprezzato d’Italia. Ma ormai questa esperienza amministrativa solo negativa si sta per chiudere e si sta per aprire un’altra storia, fatta di partecipazione, innovazione e trasparenza”. “Mai – commenta Paolucci – l’Abruzzo e’ stato cosi’ in basso nel gradimento degli amministratori, il Pdl ha fallito. Le prime due posizioni sono occupate da rappresentanti del Pd – sottolinea il segretario – e quasi ovunque i rappresentanti del nostro partito sono oltre il 50 per cento di gradimento”.
Sull’argomento interviene anche Carlo Costantini , consigliere regionale Mov139″Si agita, rivendica meriti per se’ e scarica le colpe sugli altri, magnifica le inesistenti note positive del suo governo e prova, senza riuscirci, ad occultare i suoi disastri. Ma continua a muoversi in assoluta solitudine, tenuto conto che il PD e’ di fatto ibernato dalle pesantissime responsabilita’ del suo passato, anche recente, e quando prova ad attaccarlo sembra quasi volersi predisporre a prendere schiaffoni, piuttosto che a darli”. “A questa condizione di favore deve aggiungersene un’altra – prosegue Costantini-. Chiodi ha potuto concentrare sulla sua persona un potere enorme, avendo cumulato, oltre a quello tipico di un presidente di Regione, anche quello di commissario alla sanita’ (che impegna quasi il 90% del bilancio regionale) e di commissario per il terremoto (con una dotazione da gestire di qualche miliardo di euro). Dunque, ha avuto la possibilita’ di incidere sul presente e sul futuro della Regione Abruzzo come a nessun altro era capitato prima”.