PESCARA – Grande Pescara si, Grande Pescara no. Le prossime ore saranno decisive per conoscere il futuro delle tre città interessate alla “fusione”. “Sul tema della ‘Grande Pescara’ domani anche il presidente D’Alfonso dovra’ scendere le carte in tavola e rivelare, finalmente, la sua posizione, votando a favore o contro quella legge istitutiva presentata dal consigliere del M5S Mercante e che ho sottoscritto, dopo aver ritirato il mio disegno di legge proprio per dare modo di aprire finalmente la discussione. Al di la’ del voto che ciascuno di noi esprimera’ in Consiglio regionale, sulla base delle proprie convinzioni, l’importante e’ superare l’impasse in cui ci ha piombato il governatore D’Alfonso che non puo’ pensare di decidere da solo cosa va o cosa non va in aula, ma deve imparare a rispettare i principi della democrazia”. A dirlo e’ stato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, ricordando domani la discussione in aula della legge sull’unificazione di Pescara-Montesilvano-Spoltore.
“Quella che andra’ in aula sara’ la legge Mercante-Sospiri, proprio perche’ ho accettato di ritirare la mia e sottoscrivere la sua, eliminando, in questo modo, l’ultimo impedimento all’esame della proposta – ha precisato Sospiri – dopo che la Commissione ha fatto melina non approvando il provvedimento che, a questo punto, passa direttamente al voto tra i banchi. Ora, a prescindere da quello che sara’ il voto finale, e’ acclarato che quella proposta vada discussa, dopo che diverse decine di migliaia di cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno votato un apposito Referendum, ovvero il Governatore D’Alfonso non puo’ decidere da solo cio’ che va in aula o meno”.
“E soprattutto e’ giusto che ci sia una discussione pubblica sul ruolo delle tre municipalita’ coinvolte, a partire da Pescara che e’ la vera citta’ traino dell’Abruzzo, una discussione in cui ciascuna forza politica, coerentemente con la propria visione della tematica, avra’ modo di dire dinanzi ai cittadini la propria posizione, motivandola, ma soprattutto – ha infine osservato il capogruppo – avremo modo di conoscere, finalmente, il pensiero del presidente D’Alfonso, che dovra’ necessariamente schierarsi, ma soprattutto, suo malgrado, dovra’ poi dare seguito alla volonta’ dell’aula consiliare, adottando tutti gli eventuali provvedimenti consequenziali, senza la possibilita’ di ulteriori ritardi immotivati”.