L’AQUILA – Il totonomine del Quirinale rimbalza anche in Abruzzo. Per una ragione diversa però. Ogni Regione dovrà avere tre rappresentanti istituzionali che avranno il diritto di voto in Parlamento riunito in seduta comune per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Anche l’Abruzzo dovrà scegliere i suoi tre nomi: notoriamente sono due per la maggioranza (quindi di centrosinistra) e uno per la minoranza (centrodestra).
A questo punto entra in gioco anche il partito di Beppe Grillo: “Il M5S non fa accordi, si sa! Chi dice il contrario non e’ intellettualmente onesto. L’accordo presuppone uno scambio di utilita’ reciproco, noi non chiediamo nulla e, tantomeno, promettiamo. Accordo e’ il Patto del Nazareno”. Esordisce cosi’, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, in vista dell’elezione.
“Altra cosa, invece – prosegue – e’ la convergenza su una figura che sia in possesso di determinate caratteristiche: onesta’, stimata e specchiata condotta e professionalita’, amore per la patria, terzieta’. Semplicemente la convergenza che la stessa Costituzione ci chiede. Quello che vorremmo e’ un Presidente della Repubblica garante delle istituzioni, della Costituzione e dei diritti delle minoranze e delle opposizioni. Un presidente super partes che faccia tutto cio’ che Napolitano non ha fatto e non faccia tutto quello che ha fatto. A livello locale si sottovaluta l’importanza dell’elezione del Capo dello Stato, lo si sente una figura lontana, ma questo e’ un grave errore”.
Nell’elencare una serie di atti compiuti da Napolitano e giudicati “errori” dalla rappresentante del Movimento 5 Stelle, la stessa Marcozzi aggiunge: “Il 20 gennaio si terra’ il Consiglio regionale per eleggere tre grandi elettori, due per la maggioranza e uno per l’opposizione. Il M5S e’ la prima forza politica di opposizione in Abruzzo e deve aver la possibilita’ di partecipare all’elezione del Capo dello Stato, essendo la forza maggiormente rappresentativa delle minoranze. Dopo la illegittima esclusione del M5S dall’Ufficio di Presidenza e dalla Presidenza della Commissione di Vigilanza (in entrambe le occasioni la maggioranza di centro sinistra presto’ voti al centro destra) crediamo di essere in credito di democrazia”.
“Crediamo, inoltre, che gli elettori del Pd sarebbero piu’ contenti di una convergenza dei loro rappresentanti col M5S piuttosto che con FI. Ricordiamo – e’ sempre Sara Marcozzi – le passate elezioni, del Presidente della Repubblica e la manifestazione degli elettori del Pd fuori da Montecitorio che gridavano ‘Rodota’!’, il candidato indicato dal M5S. Poi dopo la scandalosa rielezione di Napolitano furono persino occupate le segreterie di partito da parte degli iscritti al grido di Occupy Pd. Speriamo, per il bene dell’Italia e della nostra Regione, che tutti questi ‘errori’ non siano commessi di nuovo. Crediamo – coclude la consigliera regionale pentastellata – che in questa occasione la maggioranza del presidente D’Alfonso debba ripristinare la democrazia e le garanzie delle minoranze e contribuisca alla nomina di un grande elettore del M5S”.
Ma non si è fatta attendere la replica: “Nel rispondere alle insinuazioni del Movimento 5 Stelle e’ mio dovere precisare che se e’ vero che loro sono il primo partito d’opposizione, noi siamo una coalizione e come tale possiamo contare su un numero maggiore di seggi poiche’ rappresentiamo oltre 200.000 abruzzesi – circa il 30% – che qualche mese fa ci hanno chiesto di rappresentarli. A noi spetta quindi esprimere un rappresentante cosi’ come la maggioranza eleggera’ i propri”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, intervenendo nel dibattito per la nomina dei Grandi elettori che parteciperanno all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
“Chiaramente – aggiunge Sospiri – avendo ottenute oltre 50.000 preferenze in piu’ del Movimento 5 stelle, abbiamo piu’ voti in Consiglio ed in virtu’ di questo abbiamo concordato, insieme agli alleati di Ncd e Abruzzo Futuro, che la nostra preferenza vada all’avvocato Paolo Gatti che non solo ricopre un alto incarico istituzionale in seno al Consiglio regionale, essendo vice presidente, ma alle ultime elezioni e’ risultato per la seconda volta consecutiva il piu’ votato in Abruzzo con oltre 10 mila preferenze. Non capisco perche’ i rappresentanti del Movimento 5 Stelle siano alla ricerca dell’inciucio solo quando conviene e ‘aprano’ i propri orizzonti a sinistra ben sapendo che non troverebbero terreno fertile nel centrodestra. La figura di Paolo Gatti – conclude Sospiri – e’ espressione di un indirizzo moderato e potra’ rappresentare i sette consiglieri di area e i cittadini abruzzesi con piena legittimazione. Nel rispetto della volonta’ popolare, farebbero bene i rappresentanti del M5S a convergere su una candidatura di questo genere”.