GENOVA – Beppe Grillo è stato contestato al suo arrivo nel centro di Genova, ancora devastato dagli effetti dell’alluvione. Un angelo del fango gli ha detto: “Vuoi una pala, vieni a spalare”. Lui ha risposto: “Ci sono già i parlamentari. Se vi fa piacere – ha aggiunto – prendetevela con me”. Uno dei volontari ha replicato: “Noi abbiamo bisogno che il Comune faccia il Comune, la Regione la Regione, lo Stato lo Stato”.
Sul suo blog, il leader M5S ha scritto: “Mi sono preso i miei fischi, me li tengo, vi ringrazio che mi avete anche detto ‘spala!’. Se vi rappresento la politica e dovete sfogarvi, bene, sfogatevi su di me: io uscirò di nuovo. Sono pronto a prendermi tutti gli sfoghi perché avete tutte le ragioni del mondo. Anche se la mia coscienza è a posto perché è la mia città”.
Poi accusa il premier dicendo che sapeva perfettamente a che cosa stava andando incontro il capoluogo ligure e scrive: “C’era già una lettera delle imprese che avevano l’incarico di mettere in sicurezza il territorio datata il 5 di agosto e mandata al governo Renzie. La lettera diceva: ‘Con l’avvicinarsi della nuova stagione autunnale appare fondamentale partire subito con la realizzazione dell’opera in questione, atteso che rimandare e temporeggiare ancora (oltre a tutto il tempo perso finora, senza nessun giuridico motivo) espone la collettività al concreto rischio di veder riaccadere la tragedia del novembre 2011’. La tragedia c’è stata. Con un morto, migliaia di persone disperate, negozi pieni di roba che avevano ordinato per la stagione invernale, pianti di persone che sono lì con questi ragazzi meravigliosi che danno loro una mano”. E annuncia una “mozione di sfiducia al governo Renzi-e perché non ha mantenuto le promesse. Queste sono persone che mentono sapendo di mentire e chi ci va di mezzo sono sempre i poveracci”.
Nella sua visita in città, Grillo ha sottolineato che a Genova è arrivato anche un drappello di parlamentari M5S che stanno cercando di dare una mano alla popolazione. “I parlamentari sono già distribuiti a spazzare. Hanno già spazzato merda in Parlamento figuriamoci se hanno problemi a spazzare fango qui”, ha commentato il leader M5S. A Genova, confermano intanto a Roma, dovrebbero essere arrivati almeno sette-otto parlamentari se non di più e l’obiettivo sarebbe quello “di andare, a turno, tutti quanti”. A cominciare dai parlamentari liguri.
Grillo ha poi attaccato i giornalisti durante il suo giro a Borgo Incrociati, uno dei quartieri di Genova più colpiti dall’alluvione. “I giornalisti li ho portati io qui altrimenti qui non c’era nessuno, una larga parte di colpe è della stampa che non fa il suo lavoro”, ha detto. Ai cronisti che gli facevano notare che da giorni stavano seguendo gli effetti dell’alluvione Grillo ha ribadito rivolto agli abitanti: “Quando vado via io da qui se ne vanno tutti, approfittatene finché sono qui per dire quello che dovete dire”.
“Se volete una mia intervista versate 2mila euro su questo Iban per gli alluvionati di Genova”. Lo ha detto Grillo ai giornalisti che chiedevano sue dichiarazioni, mostrando un foglio sul quale erano riportate le coordinate bancarie. “Quando ci sarà il versamento avrete l’intervista altrimenti non parlo”, ha aggiunto.