
CHIETI – I quaranta immigrati ospitati nel villaggio della Speranza alla Brecciarola di Chieti, la struttura delle Figlie di Gesù e Maria di suor Vera, devono ancora essere identificati. Si tratta di 28 pakistani, di due persone provenienti dal Togo e di dieci ghanesi, privi di documenti e senza permesso di soggiorno, che potrebbero chiedere asilo politico.
Finora non lo hanno fatto e, dunque, rischiano l’espulsione dal nostro Paese. Per il momento, intanto, rimangono nella struttura, ma la città resta divisa. Il sindaco Di Primio, si è sentito scavalcato e si è detto preoccupato sul come verrà gestita la situazione. Suor Vera, che in passato aveva già dato accoglienza a immigrati di altri paesi, su Facebook ha chiarito che si è trattato di “cristiana ospitalità” richiesta espressamente dalla Prefettura.
Comunque la permanenza di queste quaranta persone è a spese del Governo che corrisponderà una diaria giornaliera per ogni soggetto ospitato. Ma non si sa né come evolverà né quanto durerà questa situazione, derivata dall’emergenza immigrati che in questi giorni, a migliaia, stanno arrivando a Lampedusa.