CHIETI – Sono 137 le imprese perse in appena un anno con il poco rassicurante 87° posto occupato nella speciale classifica italiana. Il comparto edile in provincia di Chieti e’ in difficolta’, in particolare per quanto riguarda le aziende artigiane che sono la quasi totalita’ delle imprese censite. E’ quanto dice il rapporto “Confartigianato Edilizia 2015” con i dati che sono stati elaborati dalla Confartigianato locale.
L’edilizia e’ in chiaro affanno. O meglio le piccole e micro imprese che lavorano nel settore edile sono allo stremo delle forze. Basti pensare che nel confronto tra il quarto trimestre del 2013 e lo stesso periodo di riferimento del 2014, la provincia di Chieti ha perso 137 imprese edili facendo segnare un eloquente -5,3% che regala al territorio teatino l’ottantasettesimo posto in Italia. Delle 3.710 imprese edili censite in provincia di Chieti, ben 2.709 sono artigiane che rappresentano il 73% del totale.
Sono 10.548, invece, gli occupati complessivi con il 51,6% dei lavoratori impiegati di imprese a carattere per lo piu’ familiare. Confartigianato, attraverso le parole del presidente provinciale Francesco Angelozzi, lancia un appello agli enti competenti. “Per non far scomparire altre imprese artigiane locali specializzate nel campo dell’edilizia e’ fondamentale continuare ad adottare politiche che incentivano le ristrutturazioni e il risparmio energetico degli immobili con il recupero fino al 65% dell’investimento effettuato non dimenticando che l’edilizia puo’ rappresentare il volano per far ripartire l’intera economia”.