OLBIA – Continua ad aggravarsi il bilancio del ciclone Cleopatra, che ha investito la Sardegna provocando 18 morti, alcuni dispersi e innumerevoli danni. Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza, come annunciato dal ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. Le vittime Il bilancio più pesante è in Gallura, dove ci sono otto morti: fra questi, quattro ad Arzachena, uno a Uras (Oristano), Torpè e Dorgali, in provincia di Nuoro. Migliaia gli sfollati ad Olbia, Galtellì, Uras, Terralba, Torpè, Arzachena, Orosei dove sono esondati i torrenti. Questo il bilancio della Protezione civile.
Ad Olbia sono morte travolte dalla furia dell’acqua una donna con la figlia a bordo della loro Smart vicino, una famiglia di tre persone, marito moglie e suocera, a bordo di un Pajero, un’anziana è stata trovata morta annegata nella sua abitazione in via Lazio, mentre la settima vittima è deceduta nella strada tra Olbia e Telti per il cedimento di un ponte. È disperso il figlioletto. Un morto a Dorgali: si tratta di Luca Tanzi, 40enne, ispettore di polizia della questura di Nuoro che stava scortando con tre colleghi un’ambulanza quando il ponte della strada tra Oliena e Dorgali è crollato, inghiottendo l’auto. Gli altri tre poliziotti si sono salvati.
Intanto sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco i corpi di una famiglia brasiliana che era stata data per dispersa ad Arzachena. Si tratta di 4 persone, tra cui dovrebbero esserci anche due bambini, che si trovavano all’interno di uno scantinato.
«Questa è una calamita naturale. In 24 ore è sceso un quantitativo di pioggia pari alle precipitazioni di sei mesi, con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo (Nuoro) in 12 ore», ha detto il responsabile della Protezione civile, Franco Gabrielli. Tutta la zona orientale, da Villagrande sino ad Arzachena ha registrato, secondo la Protezione civile, valori fra 250-400 millimetri. «Con questi quantitativi – ha aggiunto Gabrielli – non ci sono territori a riparo». Parlando in conferenza stampa a Olbia, Gabrielli ha sottilineato che «Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere», aggiungendo che sono infondate le accuse di ritardi nell’allerta e che quello di ieri è stato «un evento eccezionale»: «Chi ha lanciato false accuse ne risponderà».
Stanotte il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, ha raggiunto Olbia, la zona più colpita dal ciclone. Il presidente della Regione, intervistato da Sky Tg 24, ha confermato che ci sono 14 vittime accertate. Al Tg3 Lineanotte Cappellacci ha parlato di una «piena millenaria, un evento che si registra una volta nel millennio con una forza al di sopra di ogni ragionevole previsione. Ci sono centinaia di evacuati». «Sulla città si è abbattuta una vera bomba d’acqua con una intensità spropositata». Così il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli in una intervista al Tg3 che ha dedicato un’edizione straordinaria al maltempo in Sardegna con un bilancio provvisorio di 9 morti e almeno 10 dispersi. Il sindaco ha spiegato che il nubifragio ha provocato l’esondazione di molti fiumi e corsi d’acqua sommergendo gran parte della città. Ampi tratti di strada sono sprofondati con smottamenti larghi anche 50 metri: è qui, ha confermato Giovannelli, che si è registrato il maggior numero di vittime tra gli automobilisti di passaggio. «Anche nella zona centrale della città si è avuta una vittima – ha proseguito il sindaco – l’acqua in alcuni punti ha raggiunto i 2 metri, allagando i primi piani delle case. Tutta la macchina dei soccorsi è stata attivata dalla Protezione Civile e 118, c’è una forte mobilitazione, ma una situazione così drammatica non ce l’aspettavamo. Presto purtroppo comincerà la conta dei danni e soprattutto quella del numero esatto dei morti».
È arrivato questa mattina alle 8 a Olbia e sta coordinando direttamente i soccorsi il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Ha raggiunto il centro di coordinamento dei soccorsi che è stato allestito già da ieri nella sede del Comune di Poltu Quadu, dove si pianificano gli interventi. Nel pomeriggio alle 15 arriverà anche il ministro della Difesa Mario Mauro che raggiungerà il responsabile della Protezione civile nel Centro di coordinamento.
«Siamo solo all’inizio dei soccorsi, ho trovato grande volontà, un pò meno organizzazione», ha detto il responsabile della Protezione civile, Franco Gabrielli, dalla centrale di Coordinamento dei soccorsi allestita a Olbia. «Stiamo cercando di organizzarci bene», ha aggiunto. Nel frattempo a Olbia la Protezione civile fa arrivare idrovore per svuotare dall’acqua le abitazioni. «Ora dobbiamo provvedere alla liberazione delle case e al ripristino della viabilità» ha aggiunto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci.
Gli organismi interessati si sono riuniti nella centrale operativa del comune da ieri pomeriggio. Straordinario è stato definito dallo stesso primo cittadino il lavoro dei vigili del fuoco. «Persino la Capitaneria di porto è intervenuta con i propri mezzi – ha dichiarato Giovanelli – lungo le vie della città trasformate in grandi corsi d’acqua. Ribadisco che stiamo subendo gli effetti di un evento straordinario».
«Tutti i centri abitati della Sardegna colpiti dal maltempo sono stati raggiunti dai soccorritori». Così Silvio Saffiotti, direttore regionale dei vigili del fuoco in una intervista al Tg3-Linea Notte. «Abbiamo messo in campo 350 uomini, dispieghiamo tutte le nostre forze, il personale lavora in doppio turno e domani arriveranno quattro sezioni operative di rinforzo dalla penisola. «I centri isolati – ha spiegato il direttore dei vigili del fuoco – sono stati raggiunti dai nostri specialisti su gommoni da rafting, e sono stati portati anche diversi gruppi elettronici».
«Abbiamo deciso di fare subito il Cdm per dichiarare lo stato di emergenza, che consente di avere immediatamente regole per interventi più rapidi e di individuare un primo ammontare di risorse per le primissime emergenze emerse stanotte». Lo ha detto Enrico Letta, che ha definito quanto avvenuto in Sardegna una «tragedia nazionale». «La prima cosa è salvare le vite umane, prestare assistenza e ripristinare la viabilità principale. Siamo di fronte a un dramma di proporzioni incredibili – ha concluso Letta – perchè in 24 ore è piovuta una massa d’acqua equivalente alle precipitazioni di un anno intero in quella zona». «La fase della ricostruzione avrà, come sempre avviene, deroghe al Patto di Stabilità. Sono stati stanziati subito 20 milioni di euro», ha sottolineato il premier.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta seguendo l’evolversi della situazione determinatasi a seguito della tragica alluvione in Sardegna, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture interessate. Il Capo dello Stato esprime la propria solidarietà alle comunità coinvolte, la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle numerose vittime e, al tempo stesso, l’apprezzamento a quanti, sui territori colpiti, sono impegnati nella gestione dell’emergenza e nelle operazioni di soccorso.