TERAMO – Il troppo freddo fa scoppiare i contatori dell’acqua? si, è possibile. Sta accadendo nel teramano, dove il gelo ha creato disagi e soprattutto danni, provocando soprattutto nell’entroterra anche l’esplosione delle tenute con gravi conseguenze per appartamenti. Una situazione sulla quale la società acquedottistica della Ruzzo Reti sta lavorando senza sosta per far rientrare l’emergenza.
Nonostante gli avvisi diramati nei giorni scorsi da Ruzzo Reti, che invitava i cittadini a coprire i contatori dell’acqua posti all’esterno degli edifici per l’abbassamento delle temperature, sono state migliaia le segnalazioni arrivate da tutto il territorio provinciale per la rottura dei tubi e dei contatori a causa del ghiaccio, con la fuoriuscita di acqua. Per diverse ore, infatti, il numero verde della società è stato praticamente irraggiungibile, visto l’elevato numero di interventi cui gli operatori sono stati chiamati nell’arco di pochissimo tempo. Un surplus di lavoro che ha comportato anche alcuni disagi che avrebbero potuti essere evitati se si fossero seguiti i piccoli accorgimenti suggeriti dalla società acquedottistica.
“Purtroppo i tempi per tornare alla normalità saranno lunghi – dice il presidente delle Ruzzo Reti Antonio Forlini – sia per il numero elevatissimo di segnalazione di contatori e tubature rotti per il gelo, sia per l’impatto che, le perdite conseguenti alle rotture, stanno generando sull’intera rete di distribuzione idrica. Si raccomanda a tutti i cittadini un uso parsimonioso della risorsa idrica e la tempestiva segnalazione di guasti e perdite visibili dall’esterno, in modo da consentire un tempestivo intervento. Tale situazione è ancor più grave se riferita a case non abitate, nelle quali l’eventuale perdita non può essere oggetto di segnalazione, L’eccezionalità dell’evento meteorologico, purtroppo, va ad aggiungersi al grave disagio patito da una fetta importante della popolazione provinciale spesso costretta ad abbandonare le proprie abitazioni a causa dei noti eventi sismici e, pertanto, anche tale situazione rende particolarmente difficile valutare l’entità globale dei danni prodotti all’interno di tali edifici″.