BIELLA – Il maltempo uccide ancora. Dopo le due vittime di ieri sopra Chiavari: nel Biellese un pensionato di 70 anni è morto e un altro è rimasto ferito a Crevacuore, in Valsessera. I due stavano controllando il pendio sovrastante le loro case quanto, improvvisa, dal pendio si è staccata una frana. Il pensionato è rimasto sepolto nel fango, l’amico si è salvato ed è stato portato in ospedale in stato di choc.
Le operazioni di soccorso sono state rese difficili dalla pioggia incessante che cade su tutto il Biellese, e che ha reso impraticabili parecchie strade. Nel paese in cui c’è stata la frana è impossibile salire dalle due vie di accesso principali, nella Valle di Mosso che, esattamente nello stesso periodo, nel novembre 1968, fu colpita dalla gravissima alluvione che fece 72 morti. Allagamenti si segnalano in diversi Comuni della Valsessera, e anche in altre vallate biellesi ci sono strade interrotte a causa delle frane.
La situazione si aggrava in Piemonte, dove per domani è atteso, comunica l’Arpa regionale, un “temporaneo” miglioramento . Gli smottamenti, le frane e gli allagamenti sono diffusi in tutte le province della Regione. Le situazioni più gravi nel Verbano-Cusio-Ossola . Il Lago Maggiore, già esondato ieri, continua a crescere di tre-quattro centimetri all’ora e gli esperti ne prevedono la piena per la notte. Situazione analoga per il Lago d’Orta, dove una trentina di persone sono state evacuate in località Alzo di Pella.
Interrotta la linea ferroviaria Domodossola-Milano e Domodossola-Novara. Una frana ha raggiunto l’A26 Voltri-Gravellona all’altezza di Carpugnino. I detriti hanno raggiunto alcune auto in transito, senza danni per gli automobilisti. L’autostrada è stata chiusa in direzione sud. Nel Vercellese, sono straripati in Valsesia i fiumi Sesia e Agogna. Nell’Alessandrino circa 150 persone sono rimaste isolate in Val Borbera, in seguito alla chiusura – per precauzione – delle strade. Nell’Astigiano , nel Cuneese e nel Novarese allagamenti e disagi diffusi.
Il maltempo non concede tregua anche in Liguria. A Chiavari la paura non è finita e l’allerta 1 è stata prolungata fino a mezzanotte. La pioggia battente della notte ha determinato nuovi disagi anche a Genova: l’esondazione del rio Veilino, nel quartiere di Staglieno, ha provocato allagamenti di strade, scantinati, attività economiche. Nel Ponente sono state chiuse via Cornigliano e corso Perrone, quest’ultimo allagato a causa della tracimazione degli argini del rio Cervetto. La pioggia provoca frane e smottamenti: sulle alture di Prà, in via Montecucco, un costone di roccia ha investito una palazzina dove vivono tre famiglie che sono state sfollate. Situazione analoga anche a Rivarolo. Gravi disagi infine per i trasporti e per chi si mette in viaggio verso Genova. È tornata invece alla normalità la situazione all’aeroporto di Genova, dopo che il black out di una centralina ne aveva limitato l’operatività.
Aumentano i disagi per la circolazione ferroviaria e stradale in Lombardia per le forti precipitazioni che non accennano a diminuire. A Varese si è allagata la stazione delle Fs creando problemi ai passeggeri. Allagamenti poi in più sedi ferroviarie delle Milano-Varese e Milano-Lecco-Bergamo, che provocano ritardi ai treni fino a 30 minuti. Per quanto riguarda il traffico stradale disagi si registrano in alcuni tratti della A/8 Milano-Varese per l’esondazione sulla carreggiata del torrente Arnetta, tra Castronno e Cavaria. Si stringe, anche su Milano, l’allarme maltempo dopo l’esondazione del Seveso. Alla centrale dei vigili del fuoco del capoluogo lombardo decine le chiamate di segnalazione per allagamenti soprattutto alla periferia est della città, in particolare nei Comuni di Paullo, Vignate e Gorgonzola. Intanto anche la Protezione civile del Comune di Monza ha attivato lo stato di allerta in seguito al rapido aumento del livello del fiume Lambro. Nel Mantovano il Po sta aumentando il livello dell’acqua e l’Oglio lo ha già alto, ma non ancora alla soglia di pericolo. Ci sono idrovore in funzione nel comune di Canneto sull’Oglio. Il ponte di barche di Torre d’Oglio è stato chiuso al traffico. Il Secchia e il Mincio sono sotto i livelli di guardia. Ad Asola, dove il Chiese è esondato in zona Barchi, con 70 ettari allagati, l’emergenza sta rientrando. Nella Bergamasca massima allerta per la situazione del torrente Cherio che già nei mesi estivi era esondato. A Pavia da questa mattina è stato chiuso il ponte di barche a Bereguardo, mentre i tecnici della Coldiretti provinciale stanno tenendo sotto controllo i livelli del Ticino.
La Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha attivato dalle 16 la fase di attenzione per pioggia e criticità idrogeologica e idraulica nella zona del Reno, nella pianura di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, nei bacini Secchia-Panaro e nei bacini Trebbia-Taro. L’allerta ha una durata di 32 ore, sino alla mezzanotte di giovedì. Due persone sono state soccorse dai vigili del fuoco.
Mentre a Carrara si contano i danni provocati dall’alluvione del 5 novembre, in regione si registrano allagamenti e disagi all’Elba per un violento nubifragio che ha colpito l’isola dopo le 13 sul versante orientale. La situazione più grave a Rio Marina dove si sono registrati inondazioni e smottamenti con problemi al traffico. Allagati negozi e fondi al piano terreno. Travolte dalle acque e dal fango le auto in sosta. Frane sulla provinciale 26 tra Rio Marina e Porto Azzurro.