PESCARA – Siamo a metà aprile e la stagione estiva è ormai alle porte. Nulla cambia però sul fronte inquinamento mare. I dati dell’Arta restano in negativo. Secondo gli ultimi esami livelli fuori norma nel tratto di mare fino a Via Mazzini.
Dai campioni prelevati lo scorso 30 marzo ci sono valori oltre il limite di legge per circa due chilometri di litorale nord. In via Balilla 882 contro il limite di 500 per quel che riguarda l’escherichia coli, 290 contro il limite 200 di enterococchi. In Via Mazzini oltre il limite solo il dato dell’escherichia. nella norma quello degli enterococchi.
Diversa invece la situazione sul lungomare Sud. Dai prelievi, invece, fatti nel tratto vicino al Teatro d’Annunzio risultati confortanti, solo 134 di escherichia coli e 93 di enterococchi. Dati che confermano quello che da mesi gli esperti vanno dicendo, ovvero che l’inquinamento giunge direttamente dal fiume il cui flusso rimbalza sulla diga foranea e devia verso nord.
A Rafforzare questa tesi i prelievi fatti vicino alla foce : a 100 metri dallo scarico del depuratore 6600 di escherichia coli e 2200 di enterococchi; a 100 metri a valle dal Ponte del Mare 64.000 di escherichia e 1500 di enterococchi. Dati allarmanti mai registrati in passato, tanto da spingere tecnici e personale della Polizia Municipale, anche nella giornata di ieri, accompagnati dal vice sindaco Del Vecchio, ad effettuare nuovi sopralluoghi, dai quali sono emersi situazioni limite come un guasto ad una condotta nei pressi di un’azienda il cui titolare dice di averlo segnalato già dal 2012, inutilmente, però, perché nessuno è intervenuto.
Sta di fatto che la situazione con il passare dei mesi non è cambiata. Ora ci saranno altri controlli, ma se il tutto dovesse essere confermato, per la città saranno dolori.